Qualcuno alla festa ha portato i figli, qualcuno addirittura i nipoti, a dimostrazione di quanto tardi sia arrivato, per questi lavoratori, il momento della firma del contratto a tempo indeterminato. Dopo un’attesa durata quasi 30 anni, infatti, si conclude a Bronte, finalmente e definitivamente, la condizione di precariato per i 73 contrattisti del Comune. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, ha concluso l’iter burocratico, permettendo ai lavoratori di essere stabilizzati. E così nel Palazzo comunale di viale Catania, che ospita i Servizi sociali e demografici, i lavoratori hanno firmato il contratto a tempo indeterminato. «Si conclude definitivamente in questo Comune la stagione del precariato – ha affermato il sindaco Graziano Calanna rivolgendosi ai lavoratori – sono felice perché so che questo momento darà serenità a voi e alle vostre famiglie».
«La serenità che avete ottenuto sono certo consentirà a tutti noi di offrire ai cittadini un servizio migliore. La città tutta – conclude – ne trarrà dei benefici». Tanta gioia fra i lavoratori: «Esprimiamo – ha affermato Gaetano Barbagiovanni, che al Comune di Bronte dal 1995 rappresenta gli ormai ex contrattisti – grande soddisfazione. Diamo atto all’Amministrazione Calanna di aver preso a cuore la nostra situazione». Fonte “La Sicilia” del 08-10-2019
DAL GIORNALE DI SICILIA .Conclusa la procedura di stabilizzazione dei 73 precari del comune di Bronte. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Graziano Calanna ieri ha convocato nella sede degli uffici di viale Catania i dipendenti che hanno firmato il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Anche Bronte, quindi, si inserisce tra i comuni virtuosi per l’applicazione delle norme regionali che obbligano all’assunzione degli ex lsu per evitare la perdita della quota regionale di compartecipazione dello stipendio dei precari, come precisato dall’Assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica – Dipartimento regionale delle Autonomie locali, con la circolare numero 16042 del 5 novembre 2018. CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO