Quando tutti coloro che avevano subito danni dall’alluvione dell’autunno del 2021 sono stati invitati dal Comune a presentare la richiesta di risarcimento dei danni alla Regione siciliana, lo scetticismo era palpabile. In pochi, nonostante lo scempio evidente del territorio, dilaniato dalla furia dei torrenti che formano il Simeto, credevano che le istituzioni siciliane sarebbero realmente giunte in loro aiuto. Oggi i titolari di 12 aziende agricole e 3 privati sono stati costretti a ricredersi. Il Servizio regionale di Protezione civile, infatti, su richiesta del Comune, ha considerato “ammissibili di contributo” le richieste inviate dal Comune stesso, stanziando qualcosa come un milione e 200 mila euro per risarcire i danni provocati dall’alluvione. Somme che la stessa Regione ha già suddiviso agli aventi diritto, in proporzione hai danni dichiarati nell’istanza e riscontrati dalle verifiche effettuate sia dal Comune che da Palermo. “Una grande soddisfazione – afferma il sindaco Pino Firrarello – che premia l’operato dell’Ufficio tecnico che, ai tempi, con impegno e professionalità, senza guardare orari per rispettare le scadenze perentorie, ha redatto le istruttorie di tutte le domande pervenute. Per questo, oltre ai dirigenti regionali e provinciali della Protezione civile, rispettivamente l’ing. Salvo Cocina e il dott. Marco Sanfilippo, mi sento di ringraziare il responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune, ing. Salvatore Caudullo ed i funzionari Giulia Bua e Lina Mineo. Senza di loro non ci saremo riusciti”. Ed i beneficiari, sono stati invitati ad un incontro in Comune dove è stata comunicato loro la bella notizia.
Presenti, oltre al sindaco, gli assessori Angelica Prestianni e Maria De Luca e l’ing. Caudullo. E l’incontro è stato l’occasione per ricordare un po’ i drammi di quel 24 ottobre 2021. “A memoria – ha affermato Firrarello – non ricordo un nubifragio della stessa violenza. Il torrente Saracena ha abbattuto furiosamente i muri di sostegno provocando danni al Castello Nelson, cancellando buona parte della viabilità rurale. Diverse aziende agricole e zootecniche, quindi, sono rimaste isolate. Danni in diverse contrade ed inondati i frutteti in contrada Barbaro. L’acqua ha addirittura superato il ponte della provinciale per Cesarò in contrada Cantera, creando problemi anche sul ponte di Pietrarossa. E’ stato un miracolo che Maniace non sia rimasta isolata. Per fortuna gli agricoltori si sono allontanati in tempo. Se fossero rimasti nelle aziende – conclude – avremmo vissuto una delle pagine più brutte della nostra città”.