«Conferiamo alle scuole l’autonomia energetica! Questo sì che sarebbe un vero passo verso la transizione energetica». Lo sostengono numerosi genitori di studenti di Bronte attraverso una lettera firmata dall’avv. Giuseppe Gullotta, presidente del Comitato dei genitori, indirizzata fra gli altri al sindaco della Città metropolitana, ente che gestisce gli istituti scolastici delle scuole superiori. Anche quest’anno, infatti, al rientro dalle vacanze natalizie gli studenti delle scuole superiori di Bronte hanno scioperato perché le aule erano fredde. E non erano fredde solo a Bronte. Anche a Randazzo, nell’istituto Enrico Medi, i termosifoni si sono accesi a metà mattinata e all’inizio dell’anno sono stati accesi in grande ritardo. Ed allora Gullotta, dopo aver evidenziato l’irrazionalità della gestione, afferma: «Trasformiamo questi episodi da limiti a un’occasione per riportare studenti e scuole al centro del dibattito su una questione prioritaria sia per l’Ue sia per l’Italia: la transizione energetica. Che senso ha parlare di transizione energetica/sostenibilità se, ancora nel 2025, per accendere i termosifoni nelle scuole della provincia bisogna – per così dire – “schiacciare un bottone”? Una gestione così centralizzata non tiene conto delle profonde differenze altimetriche e climatiche tra i vari paesi, ognuno con esigenze diverse per l’utilizzo del riscaldamento».
Per Gullotta la soluzione è semplice: «Conferiamo – infatti continua – alle scuole l’autonomia energetica, da intendersi come esempio concreto di transizione energetica, e sostenibilità! La transizione energetica, infatti, non si limita solo alla ricerca di fonti di energia rinnovabile o all’adozione di tecnologie verdi. Include anche un cambio di mentalità verso un utilizzo più consapevole e efficiente delle risorse energetiche disponibili. In questo contesto, l’autonomia energetica delle scuole potrebbe rappresentare un passo cruciale e simbolico verso una società più sostenibile. Immaginiamo una scuola dove gli studenti stessi possono decidere, sotto la supervisione di insegnanti e tecnici, quando accendere i termosifoni, monitorare il consumo energetico e partecipare a progetti di efficienza energetica. Questo non solo ridurrebbe lo spreco, ma educherebbe alla gestione sostenibile delle risorse». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 12-01-2025