Fieri e soddisfatti della professionalità acquisita. Il Comando della Polizia municipale del Comune di Bronte, guidato dal commissario capo Piero Viola, si è dotato, praticamente a costo zero, di 10 nuovi “operatori dei servizi di Polizia stradale ed Urbana”. Gli ausiliari del traffico che fino ad oggi, ai sensi della legge Bassanini, si sono potuti occupare solo della sosta delle auto in generale, compreso quella a pagamento, adesso hanno ampliato il loro raggio di azione professionale comprendendo, fra le altre cose, la viabilità in generale, il controllo delle ordinanze – compreso quella che riguarda il conferimento dei rifiuti –ed il rilevamento degli incidenti che non hanno causato feriti. L’unico loro limite, infatti, non essendo agenti di Polizia giudiziaria, sono tutte le fattispecie che investono la sfera del penale. Questo grazie ad un corso di 80 ore tenuto dall’ispettore capo, Gabriele Ferraro, vicecomandante del Distaccamenti di Polizia stradale di Randazzo e dal comandante Viola. Ma eccoli i nuovi “operatori di polizia stradale ed urbana”. Sono: Rosalba Batticane, Gaetana Barbagiovanni, Giuseppa Biuso, Carmela Bonina, Claudia Caruso, Patrizia Germanà, Giuseppa Nibali, Emanuele Paparo, Ignazia Rizzo, Lidia Spitaleri. Ed in Comune sono stati consegnati gli attestati all’interno di una piccola cerimonia alla presenza del sindaco, Graziano Calanna, della Giunta, dei consiglieri comunali, del segretario comunale, Giuseppe Bartorilla, dei capi area del Comune e dei 2 docenti. «Da sottolineare – ha affermato il sindaco – l’impegno e la dedizione con cui tutti hanno affrontato il corso. Bronte così si è dotata di queste nuove 10 figure a tutela del rispetto delle norme ed a salvaguardia della nostra qualità della vita. In questo momento in cui tutta Bronte si sta impegnando nella raccolta differenziata ci aiuteranno soprattutto affinché gli utenti rispettino gli orari e la tipologia di conferimento e contro l’abbandono dei rifiuti, per una Bronte che tutti ci auguriamo presto esempio per gli altri nella raccolta differenziata».