Nel novembre del 2009 si è incatenato nel posteggio dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte perché le aree di sosta per i portatori di handicap erano occupate abusivamente. Nel settembre dello scorso anno, per lo stesso motivo, ha iniziato lo sciopero della fame. Lunedì scorso, Biagio Anastasi, 67 anni, paraplegico dal 1982, ha deciso di astenersi nuovamente dal toccare cibo perché, a suo dire, nonostante le numerose segnalazioni e 2 richieste di incontro presentate all’Ufficio protocollo del Comune per discutere dell’abbattimento delle barriere architettoniche nel rispetto delle normative vigente, nei nuovi marciapiedi che si stanno realizzando in via Umberto, non ha avuto riscontro. Ho già comunicato – dice Anastasi – di iniziare lo sciopero della fame all’Arma dei carabinieri e al prefetto di Catania”. In verità – afferma – il dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo – viste le richieste, ho personalmente effettuato un sopralluogo con il signor Anastasi, rassicurandolo che i lavori erano in corso e che sarebbero stati realizzati nel pieno rispetto della normativa e delle possibilità architettoniche”. Ieri ad Anastasi ha telefonato il sindaco Graziano Calanna: “Siamo stati noi in alcuni punti della via Umberto a decidere di allargare i marciapiede per favorire il transito dei diversabili, figuriamoci se non vogliamo rispettare la normativa in materia. Pur tuttavia, dopo aver invitato il signor Anastasi a desistere dallo sciopero della fame: ho concordato con lui un altro sopralluogo, per verificare realmente quali sono le sue preoccupazioni”. Sopralluogo che verrà effettuato questa mattina.