Il Consiglio comunale di Bronte ha votato all’unanimità la variazione al bilancio pluriennale 2016/2018, inserendo i finanziamenti ottenuti dalla Regione il 9 maggio del 2017 e garantendo così gli stipendi ai contrattisti, ma poi ha bocciato il Piano delle alienazioni, interrompendo così l’iter approvativo del bilancio di previsione. Il presidente Nino Galati aveva convocato l’Assemblea per approvare, oltre alla variazione anche le tariffe Tari, la ricognizione degli immobili di proprietà comunale suscettibili di alienazioni e valorizzazioni, l’approvazione del Programma triennale delle opere Pubbliche per gli anni 2017/2019, il Dup (Documento unico di Programmazione) per gli anni 2017/2019, ed il bilancio di previsione 2017 – 2019. Nonostante approvato all’unanimità, vivace il dibattito per l’approvazione del primo punto (variazione al bilancio pluriennale 2016/2018) con il consigliere Gaetano Messina che, sostenuto da Enza Meli, ha chiesto fosse discusso insieme al bilancio di previsione perché considerati argomenti identici, ma i consiglieri Giuseppe Di Mulo, Maria De Luca ed Antonio Leanza hanno ribadito la necessità di discutere a parte il bilancio di previsione. Alla fine si è proceduto rispettando l’ordine del giorno con la variazione di bilancio approvata all’unanimità. Approvato a maggioranza il secondo punto, ovvero “il piano finanziario e le tariffe Tari per il 2017”. Otto i consiglieri favorevoli e 7 gli astenuti. Otto a Otto e quindi bocciato, invece, il piano delle alienazioni. Contrari i gruppi “Noi per Bronte”, “Bronte Viva”, “Centristi per Bronte” e “Bronte 2.0”. Favorevoli, invece, il “Pd”, “Guardiamo avanti insieme”, “Gruppo misto”, “Bronte democratica” e “Insieme si può”. Essendo il Piano delle alienazioni un atto propedeutico, non è stato possibile procedere all’approvazione del bilancio di previsione.