Picchia brutalmente la figlia di 17 anni e finisce in galera. Il brutto episodio si è verificato a Bronte, dove un pensionato di 63 anni ha cominciato a percuotere ripetutamente la ragazza, colpendola con forza al capo, sol perché lei si sarebbe azzardata a discutere un suo ordine. In preda alla rabbia, il padre non si sarebbe riuscito a trattenere, al punto da spaventare la moglie, che terrorizzata, si è decisa a chiamare i carabinieri. Quando i militari dell’Arma sono arrivati, il padre aveva in mano un coltello a serramanico, che fortunatamente non ha usato, mentre la ragazza mostrava i segni delle percossa subite. La giovane è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici le hanno riscontrato una contusione cranica e un ematoma al cuoio capelluto nella regione parietale, guaribile in 6 giorni. La madre, che in passato aveva denunciato ai carabinieri la violenza del marito, in lacrime ha raccontato ai carabinieri che non era la prima volta che la figlia veniva picchiata violentemente dal padre, intenzionato a tutti i costi a imporre alla ragazza il proprio modello educativo. L’uomo, così, è stato condotto in caserma e arrestato con l’accusa di violenza in famiglia.
Fonte “La Sicilia” del 26-05-2010