I Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, insieme con il Distretto sanitario di Bronte dell’Asl, hanno approvato la graduatoria degli aventi diritto al buono socio sanitario, un vitalizio di cinquecento euro mensili, per 6 mesi, riservato alle famiglie che forniscono cure a soggetti giovani o anziani non autosufficienti o con gravi disabilità. Più di 200 persone nell’intero territorio (110 solo di Bronte), con un reddito basso come vuole la legge usufruiranno del buono sociosanitario in questione. All’incontro hanno partecipato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Bronte Maria De Luca, i sindaci di Maletto Giuseppe De Luca e di Maniace Salvatore Pinzone Vecchio e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Randazzo, Antonino Zingali. “L’approvazione della graduatoria – afferma l’assessore Maria De Luca – ci permetterà di elargire il contributo che vi ricordo fa riferimento all’anno 2007: Le famiglie che in casa curano persone con gravi disabilità o con altri disagi anche psicofisici, vanno incontro a problemi che spesso non riusciamo neanche a capire. Compito di una buona amministrazione comunale di conseguenza è quello di fornire sempre maggiori servizi e garantire il necessario sostegno. A fornirci gran parte dei fondi – continua l’assessore De Luca – è la Regionesiciliana che garantisce l’ottanta per cento delle risorse necessarie il resto è a carico nostro. Il Comune di Bronte – conclude l’assessore De Luca – credendo nella solidarietà sociale, ha già inserito la propria parte in bilancio”. Circa 200 famiglie sono state accontentate, ma a presentare la domanda sono state molte di più. “Sono pervenute più di 300 domande – prosegue il sindaco di Maletto, Pippo De Luca – a dimostrazione dell’entità del fenomeno”. “La graduatoria delle domande pervenute – spiega il primo cittadino di Maniace, Pinzone Vecchio – viene preparata dai dirigenti e dall’Asl che seguono parametri tecnici previsti dalla normativa. Adesso tante famiglie potranno contare su un sussidio fondamentale per continuare a garantire assistenza ai loro cari che soffrono”. Soddisfatto anche il sindaco di Bronte, Firrarello: “E’ con servizi simili che riusciamo a tenere alto il livello della solidarietà sociale in questo territorio. Questo buono sociosanitario, come del resto tutti i provvedimenti previsti dalla legge 328, ci permettono di dare risposte a chi è stato soltanto più sfortunato di noi”.
Fonte “La Sicilia” del 08-11-2008