Quello in corso è l’anno della raccolta del pistacchio a Bronte e l’esodo dei brontesi nelle campagne sarà reso più sicuro da una imponente e sinergica attività di controllo del territorio da parte di tutte le forze dell’ordine che operano a Bronte. Questo l’esito del vertice organizzato dal vicesindaco di Bronte, Melo Salvia, cui hanno partecipato il comandante della Stazione carabinieri, Gaetano Buda, il comandante della Guardia di Finanza, Alfredo Meli, gli ispettori della Guardia forestale, Giuseppe Basile e Franco Rizzo, e il comandante della polizia municipale, Gaetano Pecorino. I loro uomini, in sinergia, dai prossimi giorni saranno impegnati a scoraggiare l’azione dei ladri attirati dalla grande quantità di pistacchio raccolto e posto ad asciugare. «Ogni due anni, nel mese di settembre – spiega Salvia – gran parte della nostra cittadina di Bronte si trasferisce in campagna per raccogliere il prezioso pistacchio. Ovvio che questa situazione implica problemi di sicurezza. In passato, infatti, si sono verificati tentativi di furti scongiurati dall’intervento delle forze dell’ordine. Per questo – conclude – il sindaco Pino Firrarello ha ritenuto opportuno organizzare questo primo incontro con le forze dell’ordine. Nei prossimi giorni verificheremo la situazione ed eventualmente effettueremo altri incontri anche con altre forze di polizia impegnate nel controllo del territorio». E i comandanti hanno subito risposto positivamente all’appello. Diverse pattuglie perlustreranno il territorio di produzione del pistacchio 24 ore su 24. Vi saranno agenti anche in borghese per seguire o controllare persone ritenute sospette. Saranno, inoltre, allestiti anche continui posti di blocco in strade considerate strategiche e si verificherà la provenienza del pistacchio eventualmente trovato nel corso dei controlli. Quello della sicurezza fra i pistacchieti a Bronte è un problema particolarmente sentito. La maggior parte dei proprietari, infatti, si trasferisce nei rustici di campagna appunto per vigilare sul raccolto. La presenza costante delle forze di polizia darà loro maggiore sicurezza e serenità.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 26.08.2013