E’ finita male la battuta di caccia di Giuseppe Fresia, 63enne di Tortorici, che ha perso la vita con un banale incidente in contrada Acquavena – Malaterra di Bronte. L’uomo, il sabato sera, aveva imbracciato il fucile per fare un giro in una zona in cui ha delle proprietà la sorella, ma purtroppo, sembra a causa di una banale caduta, non ha completato la battuta di caccia ed è stato trovato morto dai soccorritori. Secondo la ricostruzione dei fatti, al momento dell’incidente, l’uomo stava percorrendo a piedi un sentiero a circa 400 metri dalla strada principale. Improvvisamente deve essere caduto, e durante la caduta sono partiti dei colpi dal fucile che imbracciava, che lo hanno colpito nei pressi del cuore e sotto il petto. Così è rimasto riverso a terra, con la faccia al cielo. Alcuni colleghi che erano con lui, e al momento sparpagliati, hanno sentito i colpi ed hanno capito che qualcosa non era andato per il verso giusto. Sono quindi andati verso il cacciatore, e quando lo hanno trovato a terra hanno immediatamente chiamato i soccorsi.
Sul posto è giunta l’ambulanza del 118 di Bronte, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, avvenuto qualche ora prima, e i carabinieri della Stazione di Bronte e della Compagnia di Randazzo, che hanno fatto gli accertamenti di routine. Sembra avvalorata l’ipotesi dell’incidente di caccia, tanto che la salma è stata restituita ai familiari, e al momento, non risulta nessun indagato per la vicenda. Resta qualche punto oscuro, le chiamate ai soccorsi sono avvenute dopo le 23, mentre si diceva che l’incidente sia avvenuto all’imbrunire, fascia oraria fino a cui è possibile cacciare determinate specie. Un piccolo mistero. R.P. Fonte “La Sicilia” del 12-10-2020
ma per quanto cacciatore e quindi ” pratico di ami ” come faceva a colpirsi al torace con una carabina che a
veva imbracciata lui ?