Ha chiesto il giudizio immediato, il sindaco di Bronte Graziano Calanna, in seguito al troncone di indagini relativo al sistema Etna, in cui delle intercettazioni di alcuni indagati, chiamano in causa il primo cittadino di Bronte per delle presunte tangenti. Secondo quanto scritto da Livesicilia Catania, il sindaco, ha chiesto il rito del giudizio immediato, per cui l’imputato in questo caso, rinuncia all’udienza preliminare, il Gip è quindi tenuto a disporre il giudizio omettendo tale fase processuale. Di solito è il percorso scelto da chi ritiene avere tra le mani una prova evidente. Secondo il legale di Calanna, l’avvocato Carmelo Peluso, il processo dimostrerà l’innocenza di Calanna.
Lo scorso marzo, la sesta sezione della Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento di arresto ai domiciliari, emesso il 26 novembre del 2018 dal Gip di Catania. Rimettendo in libertà Calanna, tornato a fare il sindaco. Ora si attendono nuovi sviluppi.