La notizia pubblicata sui media che annuncia come l’Urega abbia aggiudicato l’appalto di quasi 5 milioni di euro per mettere in sicurezza la strada di bonifica Stuara-Santa Venera fa felici proprietari, residenti, allevatori e produttori agricoli di Bronte ed anche il sindaco, Graziano Calanna. Il primo cittadino di Bronte, però, punta duramente il dito contro la burocrazia ed invita quella fetta di politica, che oggi quasi si arroga il merito del risultato, a chiedersi come mai dei tanti ritardi. «Le vicende per questa strada hanno dell’incredibile – afferma subito il sindaco – Per mesi e mesi ci siamo battuti tanto affinché l’Area metropolitana completasse l’iter burocratico e pubblicasse la gara. Poi quando la gara è stata pubblicata ci sono voluti mesi per aggiudicarla. Chi oggi dà notizia dell’avvenuta aggiudicazione in maniera festosa mi domando se si è chiesto come mai il termine ultimo per presentare le buste era il 23 agosto 2019 e l’aggiudicazione è avvenuta adesso. A chi bisogna imputare il ritardo?
«Questa strada è finanziata da anni – ribadisce – L’ha finanziata l’on. Anthony Barbagallo nelle vesti di assessore regionale con i fondi del Patto per il sud. Voi si può immaginare le continue pressioni che abbiamo dovuto fare nei confronti della Regione siciliana. Pensate – spiega – anche un’audizione al presidente della Commissione Ambiente, territorio e mobilità, on. Giuseppa Savarino sono stato costretto a chiedere. Oggi finalmente festeggiamo, ma non possiamo dimenticare quanto accaduto». La Stuara-Santa Venera è una strada lunga ben 7,5 chilometri che parte dalla zona nord dell’abitato di Bronte e termina a Maletto. Da decenni è chiusa al transito, ma in tanti la percorrono assumendosi il rischio di passare dove i terrapieni sono pericolanti ed il manto stradale enormemente deformato. In particolare i lavori si concentreranno su 2 chilometri di strada divenuti via via totalmente insicuri.