«Come giustamente afferma il presidente Mattarella, garantire sicurezza sul lavoro, per evitare morti ed incidenti, è un dovere. Occorre un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati e lavoratori affinché si diffonda la cultura della prevenzione». Sono le parole del sindaco Pino Firrarello, all’inizio del vertice che lui stesso ha convocato affinché nei tanti cantieri di opere pubbliche brontesi gli operai lavorino in sicurezza. Per questo all’incontro, oltre al vice sindaco Salvatore Pizzuto, all’assessore Angelica Prestianni ed al responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune, ing. Salvatore Caudullo, hanno partecipato i rappresentanti di diverse imprese che stanno eseguendo i lavori, insieme con i sindacalisti Gino Mavica, responsabile di zona della Cgil, Vincenzo Cubito e Salvatore Papotto della Fillea-Cgil provinciale, Angelo Bua della Feneal-Uil provinciale, Giuseppe Famiano e Domenico Murabito della Filca-Cisl provinciale. «Raccomandiamo alle imprese – hanno sottolineato Mavica e Papotto – il rispetto di quanto previsto nei protocolli, specie quanto riguarda il settore antinfortunistica». «Non è possibile lavorare quando il caldo diventa torrido. – hanno aggiunto Famiano e Murabito della Cisl – Bisogna sospendere i cantieri nelle ore in cui il caldo si fa insopportabile».
«È importante – ha spiegato Bua della Uil – sapere il numero degli operai presenti nei cantieri con le imprese che devono privilegiare la manodopera locale». Raccomandazioni fatte proprie dagli imprenditori che hanno lamentato però la difficoltà a reperire manodopera specializzata e la necessità di dover provvedere alla formazione. «E in tal senso – ha aggiunto Cubito della Cgil – l’Ente bilaterale e la Scuola edile svolgono una funzione importante». «La vita come la salute –ha affermato l’assessore Prestianni – sono importantissimi. Nessuno nelle ore in cui il caldo è torrido deve lavorare». «Un incontro costruttivo, – ha concluso il vicesindaco Pizzuto – utile per la ricerca e l’attuazione del bene dei lavoratori».