Fino a prova contraria il soccorso è stato effettuato nel rispetto di tutte le norme e i regolamenti. In tanti però a Bronte sono convinti che il paziente ha rischiato di morire per il ritardo con cui ha ricevuto la prima efficace terapia. Questa la cronaca. Un soggetto giovane, che da tempo porta un defibrillatore al cuore, all’improvviso accusa un forte malore. Si capisce subito che il problema è cardiaco e chi è vicino a lui chiama subito il 118, fornendo le indicazioni del caso. La centrale assicura l’arrivo immediato di un’ambulanza, ma per chi è vicino al paziente il tempo passato dalla telefonata all’arrivo dell’ambulanza è sembrato un’eternità. Quello che però ha stupito tutti e che ad arrivare è stata un’ambulanza senza medico a bordo che si è limitata a prelevare il paziente sofferente e portarlo al Pronto soccorso dell’ospedale di Bronte, dove in quel momento non era in servizio alcun cardiologo.
E qui come sempre l’abnegazione e il dovere dei medici presenti supera l’immaginazione. Il paziente ci ha raccontato di aver messo in contatto il medico del Pronto soccorso con lo specialista in cardiologia che lo segue per individuare la giusta terapia. In pratica il paziente ha subito uno choc erogato dal defibrillatore perché la frequenza ventricolare era alta. Per molti ha rischiato la vita. Adesso fortunatamente è fuori pericolo. E qui le domande sono tante. L’ambulanza poteva arrivare prima? Perché è arrivata senza medico? Perché il paziente non è stato trasportato in un ospedale con un cardiologo? La centrale operativa del 118, pur non dicendoci i minuti reali passati dalla telefonata all’arrivo dell’ambulanza, ci assicura che questa è arrivata entro i tempi previsti dal regolamento. Che l’ambulanza con il medico era impegnata in un altro soccorso e che l’equipaggio del 118 intervenuto era obbligato a portare il paziente al primo ospedale raggiungibile. Tutto nella norma quindi e tutto bene quel che finisce bene, ma in tanti sono convinti che nel 2021 un paziente con un problema cardiaco, in qualsiasi centro abitato si trovi di città o di montagna, debba essere soccorso con maggiore celerità.
«Non è possibile che nel 2021 – afferma il sindaco Pino Firrarello – arrivino ambulanze senza medici a bordo. Come in verità non è possibile pensare che possa esistere un ospedale senza un cardiologo in reperibilità. Appunto perché quello di Bronte è un ospedale di zona disagiata dovrebbe garantire maggiore efficienza nell’emergenza urgenza. E qui spesso l’emergenza è dettata da problemi cardiaci. Ne parlerò con il direttore dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, ma soprattutto ne parlerò con l’assessore Ruggero Razza». Recentemente nell’ospedale di Bronte è stato inaugurato il nuovo Pronto soccorso. Per molti l’inizio del potenziamento dell’emergenza urgenza che in un ospedale declassato nelle Unità operative deve essere efficiente. Se però ci sono contemporaneamente 2 soccorsi gravi, uno si becca l’ambulanza senza medico e in ospedale non trova il cardiologo. Fonte “La Sicilia” del 22-06-2021