A guardarlo dall’esterno sembra un vecchio deposito abbandonato che solo miracolosamente non è stato aggredito dai vandali. Eppure, è la storica Casa cantoniera dell’Anas di via Messina, caposaldo per la manutenzione stradale, al chilometro 17.700 della Ss 284. Si riconosce che è una casa cantoniera perché in alcune parti dell’edificio resistono tracce della facciata con il tipico colore rosso pompeiano e perché uno dei cartelli, essendo rimasto fortunatamente integro, può ancora ricordare il nome del proprietario e lo scopo dell’immobile. Per il resto chi lo guarda difficilmente si rende conto di cosa si tratti. «Sembra solo un immobile in preda all’incuria – afferma il sindaco Pino Firrarello – io più volte verbalmente ho segnalato all’Anas lo stato di abbandono in cui versa la Casa cantoniera, ma fino ad oggi non ho avuto notizie di un possibile intervento. Eppure – continua il sindaco – navigando sul sito “stradeanas”, si capisce che le Case cantoniere sono particolarmente valorizzate. Si capisce che Anas sarebbe “fortemente impegnata nella valorizzazione e nel riutilizzo del patrimonio immobiliare”». Si capisce anche che “attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico” Anas intenderebbe “promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed incentivando un turismo diffuso di qualità”.
Leggo con piacere anche che le Case cantoniere potrebbero offrire servizi ed essere sede di attività ricettive, centri informativi e didattici ed anche ospitare stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici. Invece la nostra è un evidente simbolo del degrado». E chiedendo un po’ in giro, la gente ritiene che quello sia un immobile di importanza storica. In molti ci ricordano che informa anche tutti sull’altitudine di Bronte. E, in effetti, guardando nella parte dove la facciata non esiste più, scorgiamo in alto un cartello che l’edificio si trova a 790 metri sul livello del mare. «Un peccato – conclude il sindaco – spero che l’Anas prenda maggiormente a cuore questo immobile, che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, il simbolo dell’efficienza nella manutenzione della Ss 284 ed invece trasmette solo un malinconico messaggio di abbandono e incuria». Fonte “La Sicilia” del 10-01-2024