All’improvviso diventa serena l’estate per le 60 lavoratrici tessili rimaste senza lavoro a causa della diminuzione delle commesse da parte della Diesel. L’apposita commissione dell’Ufficio provinciale del lavoro di Catania ha accolto la richiesta delle aziende e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, ed ha concesso la cassintegrazione ordinaria che permetterà alle lavoratrici di percepire un reddito nei mesi di giugno, luglio ed agosto. Un risultato che premia gli sforzi della “triplice sindacale”, ma che è giunto a definizione a seguito della sentenza del Tribunale di Bronte che ha diffidato la Diesel a restituire le commesse al “Consorzio società manufattoriere” che comprende pure la Bronte jeans. La cassa integrazione ordinaria, infatti, può essere concessa solo di fronte a fermi lavorativi temporanei, con le aziende che devono dichiarare la data presunta della ripresa. E adesso che il Consorzio ha vinto il primo round della battaglia legale le prospettive di una ripresa lavorativa a settembre sono più realistiche. «Un risultato – afferma Gino Mavica della Cgil – che riconosce i diritti dei lavoratori e premia i nostri sforzi. La battaglia, però, continua. Ci batteremo affinché l’Inps anticipi le somme dovute, e a settembre affronteremo con le aziende tessili gli aspetti occupazionali della ripresa lavorativa». In verità il problema non è del tutto risolto. La Diesel, come preannunciato, ha presentato ricorso alla sentenza del giudice del Tribunale di Bronte, Giorgio Marino, e si è in attesa, quindi, di una nuova sentenza. «Anche noi abbiamo presentato reclamo – afferma Franco Catania, azionista di riferimento della Bronte jeans -. Avevamo chiesto che la Diesel mantenesse le commesse per i prossimi 10 anni, il giudice ce ne ha concessi solo 5». Le parti hanno tempo fino al 21 agosto per presentare le contro deduzioni. Poi la vicenda registrerà un nuovo capitolo.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 31-07-2009