Fatica e disagi sono certo ripagati dai profitti, ma la biennale raccolta del pistacchio di Bronte, non è soltanto il periodo di raccolta dell’Oro verde di Bronte, è molto di più. E, infatti, una tradizione consolidata da centinaia di anni che, esattamente come cento anni fa, si svolge regolarmente nel mese di settembre degli anni dispari. Il progresso e l’automazione non hanno effetti fra le irte e spigolose lave dell’Etna. Qui il terreno non consente l’ingresso di macchine per la raccolta del pistacchio, e così, esattamente come centinaia di anni fa, si fa a mano, con gli operai che staccano i pistacchi per farli cadere nelle reti o nelle bisacce. Un processo faticoso e lungo cui si aggiungono i tempi di asciugatura del pistacchio al sole, sempre nella stessa maniera e con gli stessi metodi dei nostri nonni. E siccome a Bronte quasi tutti hanno un pistacchieto è ormai tradizione che l’intera città si trasferisca nelle campagne.
Ed una città di quasi 20 mila abitanti che “trasloca” per non meno di 10 giorni nelle casette di campagna, impone al Comune l’organizzazione di servizi. Per questo il sindaco, Graziano Calanna, ha deciso di far porre in 2 zone rurali i cassonetti dei rifiuti, permettendo alla gente di evitare di portarsi dietro i sacchetti o, nella peggiore delle ipotesi, di lasciarli ai bordi delle strade. “Lo abbiamo deciso – afferma il Primo cittadino – per venire incontro alle abitudini dei brontesi. Ogni due anni a settembre, infatti, la gente si trasferisce nelle campagne per raccogliere il pistacchio. Vivere in campagna di conseguenza vuol dire produrre fra i pistacchieti dei rifiuti. In teoria questi, ovviamente differenziati, dovrebbero essere consegnati al Centro di raccolta, oppure portati a casa e conferiti per tipologia nel rispetto del calendario. Ci rendiamo conto però del disagio. Di conseguenza abbiamo deciso di far sistemare dei cassonetti per la raccolta differenziata nelle campagne. Per la gente sarà più comodo”.
E così nelle contrade Galluzzo e Fiteni, dove più intensa è l’attività di raccolta, verranno sistemati due vere e proprie isole ecologiche. Saranno posti infatti grandi cassonetti che permetteranno di conferire vetro, plastica, cartone e rifiuti indifferenziati. “Esattamente, – continua Calanna – il fatto che ritornino i cassonetti grandi non vuol dire che bisogna disabituarsi a fare la raccolta differenziata. Non mettiamo contenitori per l’umido perché è naturale smaltirlo in campagna. La stessa buccia del pistacchio, dopo la smallatura, può essere smaltita nel terreno come concime”. Il servizio avrà inizio domani, lunedì 9 settembre ed ha una durata limitata: “La raccolta dura tutto il mese di settembre, difficilmente andrà oltre. – spiega Calanna – Di conseguenza il 29 settembre ritireremo i cassonetti dalle campagne e tutto tornerà alla normalità”.