Probabilmente si tratta di un atto vandalico, ma gli effetti sono quelli di un grave sabotaggio. Qualcuno durante la notte ha fatto irruzione nel cortile esterno dell’immobile comunale di via Regina Margherita che ospita la centrale operativa del Coc ( Centro operativo comunale) della Protezione civile del Comune di BRonte, e ha tranciato tre grossi cavi che collegano le radio trasmittenti con le antenne poste sul tetto, interrompendo i collegamenti radio con le forze dell’ordine, gli altri centri di Protezione civile e le associazioni di volontariato. Poi, non soddisfatto, ha anche tagliato e portato via un pezzo del tubo che alimenta la vasca di riserva anch’essa posta sopra il tetto, provocando l’allagamento del cortile. Infine è salito sul tetto dell’immobile per danneggiare le antenne. Ad accorgersi del danneggiamento sono stati gli impiegati arrivati in Comune: il cortile era allagato e dal tubo reciso l’acqua zampillava a pressione. Inoltre erano evidenti i grossi cavi delle antenne recisi e penzolanti. Lanciato l’allarme, il sindaco Graziano Calanna, insieme con il geom, Angelo Spitaleri dell’Ufficio di Protezione civile, ha effettuato un sopralluogo. Si è notato che in un angolo del cortile, posti quasi al riparo da un muretto, due forbici che solitamente si usano per potare delle piante, un lungo tubo di ferro e un robusto palo di legno. Arnesi che farebbero ipotizzare un tentativo di scasso, ma nessuna porta è stata forzata. Ovviamente il Comune sporgerà denuncia ai carabinieri nella speranza di individuare i colpevoli. “Un ato grave. – afferma il sindaco Graziano Calanna – Mi domando chi possa avere interesse ad arrecare danni ad un Ufficio che è al servizio dei cittadini e che, in momenti difficili. è di aiuto per t tta la collettività. Ovviamente sostituiremo presto i cavi recisi e le antenne danneggiate, ma continueremo a chiederci chi può avere interesse ad interrompere i collegamenti radio della nostra Protezione civile. Vedremo di far porre anche in questo immobile decentrato del Comune delle telecamere di sorveglianza”. Intanto c’è chi dice che durante la notte non è la prima volta che gruppi di ragazzi scavalcano le recinzioni per fare irruzione nel cortile. Certo, chi ha agito era intenzionato a farlo, portando con se le forbici e gli arnesi. Agli investigatori il compito di scoprire se si è trattato di una bravata o di un vero e proprio sabotaggio. L.S. Fonte “La Sicilia” del 21-09-2017