Lo scopo è recuperare una vasta area di circa 17 mila metri quadri, oggi in totale stato di abbandono, con i fondi del Prnn. L’area è quella tra via Palermo e via Torretta nella periferia ovest un tempo teatro della vita sportiva, economica e giudiziaria del paese. In pochi metri, infatti, sorgono l’antica segheria Pirrone, famosa perché negli anni 40 lavorava il legno dei boschi di Bronte, il campo di calcio “San Nicola” teatro delle gesta del glorioso “Bronte Calcio” dei fratelli Straci, di Tano Scala e di Carletto Cammarata e l’ex carcere mandamentale. La segheria Pirrone ed il campo di calcio sono in stato di totale abbandono, mentre l’ex carcere è utilizzato come archivio. L’intera area attorno alle tre strutture potrebbe riprendere vita perché il Comune ha presentato un progetto di rigenerazione urbana di 6 milioni di euro da finanziare con i fondi che la Città metropolitana di Catania ha ottenuto dal Pnrr. «Alla fine di un intenso lavoro – spiega il sindaco Pino Firrarello – con i dirigenti del Comune particolarmente impegnativo abbiamo redatto un progetto di 6 milioni di euro per la riqualificazione di questa zona della città per ristrutturare l’ex segheria Pirrone e l’ex carcere, mentre il campo di calcio di San Nicola si farà in 3 per realizzare una piscina scoperta da utilizzare in estate, un campo di padel, oggi particolarmente di moda, ed un campetto per il calcio a 7».
«Il progetto è complesso – continua il sindaco – Nelle aree esterne ci sarà molto verde, giochi per bambini e tanti servizi per i giovani. Inoltre guardando al futuro ed alla produzione di energia elettrica istalleremo così tanti pannelli fotovoltaici da poter alimentare delle colonnine di ricarica per la auto elettriche e anche alcuni complessi residenziali della zona». E per concorrere all’aggiudicazione dei fondi del Pnrr, Firrarello ha messo in campo una squadra di capi area del Comune cui fanno parte l’ing. Salvatore Caudullo, il geometra Nino Saitta, la dottoressa Teresa Sapia, il ragioniere Patrizia Orefice, il dott. Nunzio Lupo e gli avvocati Antonella Cordaro e Francesca Longhitano. «Concorriamo – afferma Nino Saitta – assieme ad altri Comuni ad una parte dei 185 milioni di euro del Pnrr che la Città metropolitana mette disposizione dei progetti preparati del territorio. Noi ci siamo uniti alla macro area che fa capo al Comune di Mascalucia». Ed a Bronte sperano tanto sul possibile finanziamento perché doterà la città di servizi richiesti da tanti che oggi mancano, a beneficio dell’intero vasto territorio del versante nord ovest dell’Etna. Fonte “La Sicilia” del 14-02-2022
Si potrebbe pensare pure a via settembrini che è uno sbocco essenziale per il traffico di via Messina