Ecco cosa prevede il nuovo piano sanitario regionale per l’Ospedale Castiglione Prestianni di Bronte. Lo annuncia in anteprima il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, insieme con il collega di Maletto, Pippo De Luca. Entrambi, infatti, anche a nome dei sindaci di Randazzo, Maniace, Cesarò, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria in questi giorni hanno ripetutamente incontrato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel tentativo di convincerlo a potenziare e non eliminare i servizi. Alla fine i sindaci hanno capito che l’ospedale di Bronte avrà: una Unità operativa complessa di Medicina con collegato il reparto di Lungodegenza, quattro Unità operative dipartimentali (Chirurgia funzionante 24 ore su 24, Pediatria, Igiene mentale e Pronto soccorso), una Unità operativa semplice che racchiude Laboratorio analisi e Radiologia. Infine l’Ostetricia con il Punto nascita dovrebbe essere confermata fino a nuovo pronunciamento del ministero della Salute. Complessivamente l’ospedale dovrebbe avere 72 posti letto. Per chi non è avvezzo ai termini sanitari le Unità operative dipartimentali, dovrebbero poter garantire gli stessi servizi di quelle complesse con la sola differenza che non hanno un primario. E questa ipotesi preoccupa un po’ i sindaci che da questa possibile nuova organizzazione dell’ospedale si considerano solo parzialmente soddisfatti. Per questo motivo hanno subito chiesto che la Chirurgia non sia dipartimentale, ma complessa e che vengano istituiti una Unità operativa semplice di Ortopedia che a Bronte ha sempre funzionato benissimo e la Direzione medica per tutti gli ospedali riuniti di Bronte, Biancavilla e Paternò, oltre al potenziamento dei servizi ambulatoriali con particolare attenzione, fra gli altri, a servizi di Urologia, Oculistica, Cardiologia ed Ottorino. «Ringraziamo l’assessore Razza per aver concesso qualcosina in più rispetto agli scarsi servizi previsti dall’Ospedale di zona disagiata, ma questo territorio non può fare a meno di un ospedale vero e funzionante». «È importante – continua Calanna – che la Chirurgia garantisca un servizio completo, come è importante che l’Ortopedia non sparisca. Avere un direttore medico di presidio in tutti e 3 gli ospedali riuniti, inoltre, vuol dire garantire autonomia funzionale ed economica grazie a una figura professionale che responsabile dell’organizzazione e della gestione. «Infine –conclude Calanna – una organizzazione che si rispetti non può dire ai pazienti urologici o cambiate Azienda sanitaria o vi recate a Caltagirone. Non può essere cosi che si garantiscono i servizi alle persone». «Inoltre –aggiunge De Luca –vanno potenziati i servizi ambulatoriali. Un esempio su tutti: non capisco perché a Bronte non si possano effettuare per esempio gli interventi di cataratta». Entrambi i sindaci adesso attendono la risposta dell’assessore Razza. «Sappiamo che non è semplice – concludono –e per questo lo ringraziamo per averci ascoltato a lungo. Del resto l’assessore sa quanto bisogno di Sanità c’è qui». Fonte ” La Sicilia” del 13-07-2018