La Prefettura chiude il Cas, ovvero il Centro di accoglienza straordinaria per migranti, “Fiore del deserto”, per “gravissime irregolarità” e trasferisce i migranti a Caltanissetta. Il sindaco Pino Firrarello (nella foto) plaude ai controlli che hanno portato alla chiusura del centro, ma contesta i metodi utilizzati, perché hanno interrotto il percorso di integrazione che molti degli ospiti avevano intrapreso. Tutto è nato a seguito della comunicazione della Prefettura che in una nota ha scritto: «In esito all’attività di controllo del Centro di accoglienza svolta lo scorso 24 maggio, è stata decretata la risoluzione di diritto con effetto immediato del contratto di affidamento del servizio di accoglienza. Pertanto, in raccordo con il ministero e la Prefettura di Palermo è stato organizzato il trasferimento degli ospiti a Caltanissetta». Poche righe, ma eloquenti, con il sindaco che sottolinea: «Umanamente non è accettabile. Abbiamo già espresso la nostra opinione sull’istituzione di questi Cas attraverso una delibera di Giunta, ratificata pure del Consiglio comunale. Ed oggi facciamo un plauso alle forze dell’Ordine per i controlli effettuati. Se effettivamente sono state riscontrate gravissime irregolarità nella gestione, è giusto che il Cas venisse chiuso e sciolto il contratto con la cooperativa che gestiva il servizio. Contestiamo però i modi utilizzati nell’intera operazione.
I migranti, all’improvviso durante la notte, sono stati buttati giù dai loro letti e fatti salire su un pullman per essere trasferiti. Molti di loro hanno dovuto lasciare affetti e pure il lavoro che avevano con fatica trovato. In tanti, infatti, avevano sottoscritto un regolare contratto di lavoro con alcune aziende del territorio. Altri, che avevano mostrato cultura e capacità, erano pronti a sottoscriverlo. Anche loro sono stati trasferiti, costringendoli ad interrompere quel percorso di integrazione sociale che ci hanno detto essere il motivo principale per cui era giusto accogliere dei migranti. Non è così che facciamo il bene di questi ospiti. Anzi aumentiamo in loro il disagio di trovarsi lontano da casa, rendendo vani gli sforzi effettuati per riavere una vita normale». Fonte “La Sicilia” del 22-06-2024
Ogni ufficiale in questo campo è molto bravo, si prende cura di noi e non si è mai comportato male o ci ha disturbato