Lo scenario è sicuramente disastroso e prevede la totale distruzione, di un vasto territorio a vocazione agricola, zootecnica e anche industriale da Cesarò fino a Catania. Una catastrofe senza precedenti, ma fortunatamente è solo una simulazione o meglio, se preferite, una esercitazione di Protezione Civile. Si tratta del test del sistema di allarme “IT-alert” che simulerà il collasso della grande diga di Ancipa nei territori di Troina e Cesarò che, secondo previsioni dovrebbe, da quota 950 metri sul livello del mare, riversare ben 27.8 milioni di m3 d’acqua nella valle sottostante, inondando i territori di Bronte, Centuripe, Troina, Cesarò, San Teodoro, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Catania, Motta Sant’Anastasia, Paternò e Randazzo. Un’esercitazione organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile regionale con la collaborazione delle Prefetture di Catania, Messina, e Enna. In pratica verrà simulato che alle ore 12 di oggi, a seguito di piogge insistenti, crollerà lo sbarramento della diga Ancipa. Da quel momento scatterà la simulazione. Chi si troverà nel territorio interessato riceverà un messaggio, in gergo l’ “IT-alert”, sullo smartphone che avvertirà del pericolo. Le forze dell’ordine e i gruppi comunali di Protezione civile si mobiliteranno per evacuare le zone interessate dalla possibile inondazione.
A Bronte, lungo le strade provinciali che costeggiano il Simeto, un’auto con un potente megafono avvertirà del pericolo e tutte le strade che conducono al fiume verranno chiuse al transito. In particolare sei strade verranno chiuse a Cesarò, tre a San Teodoro, otto a Bronte, una a Randazzo, sette ad Adrano, quattro a Biancavilla, 12 a Paternò, cinque a Belpasso e sette a Catania. Turisti, allevatori e agricoltori dovranno abbandonare l’area e ci sarà poco tempo. La distanza che separa la diga dal ponte di Serravalle a Bronte è di 24 km: ci sono aziende agricole e numerose zootecniche. Si prevede un’onda d’acqua alta anche 20 metri, con una forza tale da distruggere ponti e fabbricati, fino a compromettere l’esistenza della traversa di Ponte barca a Paternò. «Siano pronti – ha detto il sindaco di Bronte Pino Firrarello – la nostra Protezione Civile ha già effettuato diversi briefing. Del resto più volte, in occasione di nubifragi, abbiamo salvato vite umane fra i frutteti accanto al fiume. Il crollo della diga però è ben altro e speriamo si ipotizzi solo nelle esercitazioni». Fonte “La Sicilia” del 26-01-2024