Alle fine le 7 persone, fra turisti e speleologi, smarriti sull’Etna con alcuni di questi che erano feriti, sono stati tutti salvati sia durante l’operazione svolta con la luce del sole, sia in quella più difficile effettuata con il buio della notte. Ma trattandosi semplicemente di un addestramento, non è questa la notizia più importante. L’esito finale dell’esercitazione di ricerca e soccorso di persone disperse in montagna chiamata “Sater 2-17” svolta ieri sul versante occidentale dell’Etna, infatti, ha sancito, anche in Sicilia, la nascita di un efficace coordinamento degli enti dello Stato in caso di ricerche di persone in zone impervie. Il coordinamento effettuato, come vuole la norma, dal Cnsas (Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano), guidato dal presidente Francesco Del Campo, infatti, ha funzionato benissimo, fornendo ai volontari dello stesso Cnsas e soprattutto ai professionisti dell’Aeronautica, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Vigili del fuoco e dei soccorritori del 118, tutte le indicazioni necessarie per raggiungere con gli elicotteri la zona dell’Etna dove si presumeva si trovassero i dispersi. Lo scenario prevedeva che i 7 escursionisti, dopo aver lasciato il rifugio di Piano dei Grilli a Bronte, non hanno fatto più ritorno. Il gestore del rifugio ovviamente ha lanciato l’allarme e la centrale operativa del 118 di Catania ha chiesto l’intervento del Cnsas. La zona dove si poteva immaginare che si fossero perse le 7 persone era particolarmente impervia e allora è stato richiesto l’intervento dell’Aeronautica militare di Poggio Renatico per l’impiego di elicotteri dell’Amministrazione Difesa. Ma non solo, come detto all’operazione sono stati coinvolti il Corpo forestale della Regione Sicilia, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del fuoco, il Dipartimento regionale della Protezione civile e le ambulanze del 118, oltre naturalmente alla Prefettura. Così, in poco tempo, all’aeroporto di Sigonella, guidato dal colonnello pilota Francesco Frare, si sono radunati i volontari del Soccorso alpino e in men che non si dica sono giunti gli elicotteri dell’aeronautica, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco. Breve briefing con il presidente Del Campo e il colonnello dell’aeronautica Alfonso Cipriano, comandante del centro ricerche e soccorso di Poggio Renatico e poi subito al lavoro. Il direttore delle operazioni Rosalda Punturo del Cnsas ha istituito il coordinamento, rilevato le coordinate di intervento e, sulla scorta delle forze a disposizione, ha selezionato le squadre e affidato loro fette di territorio dove cercare. Poi tutti sugli elicotteri verso la zona stabilita. Giunti sul posto gli elicotteri non sono atterrati perché volontari, militari, forze dell’ordine e le unità cinofile, si sono calate fino a terra in maniera spettacolare con il verricello. Poi il territorio assegnato è stato scandagliato fino a quando tutte le 7 persone non sono state individuate e salvate. Appena avvistati i figuranti che impersonavano le persone da soccorrere venivano aiutati dai medici e dopo un primo esame medico portati in salvo. Alla fine applausi per tutti da parte del presidente nazionale del Cai Maurizio Dellantonio che ha partecipato alle operazioni insieme con Aldo Pecoia della direzione nazionale e Francesco Nardone. Spettacolare l’esercitazione serale con gli elicotteri che pur con le limitazioni del caso sono riusciti ad intervenire. Il buio e le zone particolarmente impervie hanno gli interventi più difficili e pericolosi. Ha funzionato la tecnica adottata per setacciare le aree in un versante dell’Etna ricco di boschi e vegetazioni. Alla fine tutto secondo programma e squadre di soccorso ed elicotteri tutti alla base.
I PARTECIPANTI – Ecco chi ha partecipato all’esercitazione: il 15° Stormo dell’Aeronautica di Trapani con il II Reparto Tecnico
Comunicazioni, il Comando Aeroporto dell’aeronautica di Sigonella, il 4° Reparto Volo della Polizia Di Stato di Palermo, la
Sezione Aerea Guardia Di Finanza, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Catania ed il Corpo Forestale di Bronte ed il
118 di Catania. Quattro gli elicotteri: Aeronautica, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Sette le squadre di
ricerca terrestri del Cnsas con una squadra di medici. Fonte “La Sicilia” del 09-11-2017