Non ci sono ancora nei Comuni di Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace le condizioni per riaprire le scuole. I sindaci, infatti, hanno prolungato a oggi le ordinanze, con il sindaco di Maniace, Antonino Cantali che ha deciso che gli scolari torneranno in classe solo venerdì. La neve, infatti, invade ancora strade e marciapiedi, e il freddo, soprattutto a Maletto, gela e ottura le condutture idriche anche dei plessi. In queste condizioni il ritorno alla normalità sembra lontano, anche perché ieri, intorno le 17, si è abbattuta un’altra leggera bufera. Prosegue intanto lo sgombero delle strade. A Bronte anche i volontari assieme agli uomini della Protezione civile del Comune hanno spalato la neve. «Non ci siamo tirati indietro appena interpellati per lo sgombero della neve nelle scuole. Siamo sempre pronti ed al servizio del nostro territorio» ha affermato Samanta Longhitano, insieme ad altri volontari del gruppo scout Agesci di Bronte. Intanto il sindaco Graziano Calanna si unisce al coro di protesta dei colleghi di Randazzo, Maletto e Maniace contro la Protezione civile regionale: «Ci aspettavamo una maggiore collaborazione. In Prefettura domani (oggi per chi legge, ndr) saremo costretti a recriminare. Siamo stati lasciati soli ad affrontare un’emergenza immane. A Bronte siamo riusciti a cavarcela, è vero, ma mi domando cosa sarebbe accaduto se questa imponente nevicata non fosse arrivata a cavallo del ponte dell’Epifania. Mi domando cosa sarebbe accaduto se tutti fossero stati costretti a lasciare casa di buon mattino per andare la lavoro. Altro dato importante è quello economico e dei mezzi. Il Comune di Bronte ha comprato sale, ingaggiato un’impresa e si è servito della collaborazione dei trattori di diversi agricoltori per spargere sale. Il costo di questi interventi non può essere a carico dei cittadini». L.S. Fonte “La Sicilia” del 11-01-2017