Se ne parla, da sempre, ogni qual volta il campo di calcio di via Dalmazia o l’annesso Palazzetto dello sport sono teatro di qualche avvenimento sportivo di rilievo. La via Dalmazia, che ha inizio dalla centrale ed affollata via Martiri di Via Fani, non è adatta per essere percorsa da pullman che accompagnano squadre o tifosi. E poi è un vicolo cieco. Praticamente non ha sbocchi. Un problema per la viabilità anche cittadina. Un problema soprattutto di Protezione civile. Adesso però tutto si avvia a soluzione. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Firrarello, infatti, ha consegnato all’impresa che si è aggiudicato l’appalto di circa 1 milione mezzo di euro, i lavori per completare la via Dalmazia fino a collegarla con via Cilea. Per questo nella sala della Giunta, ospiti del sindaco, si sono riuniti i responsabili dei 2 settori dell’Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo e Nino Saitta con gli ingegneri Maria Cristina Ferlito e Giuseppe Pagliazzo. Con loro rappresentanti dell’impresa, pronti ad iniziare i lavori già la prossima settimana. “Con questo lavoro – afferma il sindaco Pino Firrarello – chiudiamo una vicenda che si trascina da sempre. Via Dalmazia per le sue caratteristiche orografiche non è idonea di servire il Polo sportivo che ospita non solo il campo di calcio, ma anche il Palazzetto dello sport dove trova casa la grande tradizione brontese di volley ed il campo da tennis. Appena completati i lavori, invece, ci si potrà arrivare più facilmente da via Cilea, appena sotto la piscina. Ma non solo. – continua il sindaco – con queste somme riusciremo anche restituire decoro ad un angolo verde oggi degradato all’inizio di via Dalmazia, trasformandolo in un’area verde con ampie panchine. Sarà un luogo di aggregazione sociale utile per i residenti che restituirà decoro a bellezza a quest’angolo della città”.
Ed il contratto sottoscritto prevede che l’impresa in un anno colleghi la parte già esistente di via Dalmazia con via Cilea realizzando una strada di tipo “F”, ovvero larga complessivamente 6,50 metri di cui però 50 centimetri per lato per le panchine. Da realizzare anche i servizi, ovvero l’impianto di illuminazione elettrica, quello fognario per le acque bianche e nere ed il ripristino degli accessi alle abitazioni o ai fondi interclusi. A dominare gli argomenti durante l’incontro per la consegna dei lavori però è stata la sicurezza dei lavoratori nel cantiere. “Casteldaccia ci dimostra che quanto accaduto drammaticamente in passato non ci ha insegnato nulla. – ha affermato Firrarello rivolgendosi all’impresa ed ai dirigenti dell’Ufficio tecnico – Siamo chiamati di conseguenza a moltiplicare sempre di più i livelli di sicurezza e di porre in essere tutte le azioni possibili al fine di ridurre i rischi per chi lavora nei cantieri. Questo – ha esclamato con forza – deve essere un imperativo.
E’ importante – ha continuato – che non solo si rispettino tutte le norme in materia, ma si prevenga ogni possibile rischio. Noi – ha concluso – controlleremo spesso e saremo intransigenti. Bronte ha avviato tanti lavori pubblici. Tantissimi operai ogni giorno operano nei nostri cantieri. Non voglio immaginare che uno solo di loro lavori rischiando la propria vita”. Intervento interamente condiviso dall’impresa che ha assicurato massima attenzione.