“Uniti per la difesa dell’ospedale Castiglione – Prestianni di Bronte, Del Punto nascite, e per la tutela della salute”. E’ questo il nome che 29 cittadini, riunitesi in assemblea spontanea, hanno dato al Comitato civico costituito per la difesa del Punto nascite di Bronte, ma anche e soprattutto dell’intero ospedale. Come si sa, con decreto della Regione Sicilia e dell’Assessorato alla Salute, dal 1 ottobre 2012, sarà chiuso il punto nascita di Bronte, in quanto non effettua i 500 parti annui, definiti come parametro per la chiusura. Per difendere il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, il Comitato, dopo avere eletto i propri vertici, ha approvato un documento, che sarà inviato a tutti gli organi competenti, in cui si chiede il mantenimento del punto nascite, il completamento dei lavori in maniera celere, la riorganizzazione dei reparti e dell’intero ospedale di Bronte, con uno standard minimo di 120 posti, requisito essenziale per la sopravvivenza dell’intero ospedale. Già da oggi è stata avviata la raccolta firme, che a breve sarà estesa a tutti i comuni interessati, su degli idonei modelli prestampati, che saranno tutte numerate e inviate assieme al documento. Questi i vertici eletti dall’assemblea in seno al comitato: Presidente Giuseppe Mancuso, Vice Presidente Alice Gammeri, Segretario: Dario De Luca, Vice Segretario Giusy Galvagno, Consiglieri: Antonino Schilirò, Salvo Anastasi, Gaetano Saitta, Biagio Venia, Antonio Petronaci;
Per i moduli di adesione e per i moduli raccolta firme andate su: http://www.facebook.com/groups/208838265874924/ SEGUE NEI DETTAGLI CON IL DOCUMENTO INTEGRALE COMITATO CITTADINO SPONTANEO “UNITI PER LA DIFESA DELL’OSPEDALE CASTIGLIONE PRESTIANNI DI BRONTE, DEL PUNTO NASCITE E PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE“
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Sen. Giorgio Napolitano AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Prof. Mario Monti AL MINISTRO DELLA SALUTE Prof. Renato Balduzzi AL PREFETTO DI CATANIA Dott.ssa Francesca Cannizzo AL PREFETTO DI MESSINA Dott. Francesco Alecci AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA On. Raffaele Lombardo ALL’ASSESSORE ALLA SANITA’ DELLA REGIONE SICILIANA Dott. Massimo Russo AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA DELLA REGIONE SICILIANA On. Francesco Cascio AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SANITA’ DELLA REGIONE SICILIANA On. Giuseppe Laccoto AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA On. Giuseppe Castiglione AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA On. Giovanni Ricevuto
Oggetto: Chiusura del punto nascite e depotenziamento dell’intero Presidio Ospedaliero “Castiglione-Prestianni” di Bronte (CT).
Premesso – che con Decreto dell’Assessorato Regionale della Salute 2 dicembre 2011, pubblicato sulla G.U.R.S. del 05/01/2012 anno 66° Numero 1, inprevisione di una riorganizzazione e di un riordino del servizio sanitario regionale, è stata disposta la chiusura dei punti nascita che abbiano un numero annuo di parti inferiore a 500; – che con il medesimo Decreto è stato, altresì, stabilito che nel prossimo triennio la soglia minima dei parti annui, standard per il mantenimento dei punti nascite e delle U.U. O.O. di Ostetricia e Ginecologia, verrà elevata a 1.000 parti all’anno; – che fra i punti nascite oggetto di chiusura, a seguito dell’emanazione del predetto Decreto Assessoriale, è compreso quello presente all’interno del presidio ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte; Ritenuto – che l’emanazione del Decreto dell’Assessore Regionale alla Salute 2 dicembre 2011, pubblicato sulla G.U.R.S. del 05/01/2012 è soltanto l’ultimo di una serie di provvedimenti mirati a depotenziare e, conseguentemente, portare ad una progressiva chiusura dell’intero presidio ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte; – che il suddetto Decreto Assessoriale non richiama criteri territoriali, geografici, strutturali ed infrastrutturali, nonché il numero del bacino di utenza sotteso alla presenza di un Presidio Ospedaliero nel territorio, fattori di particolare rilevanza cui fare riferimento nell’adottare un provvedimento di chiusura di intere U.U. O.O.. – che una riforma sanitaria, sebbene necessaria per la razionalizzazione della spesa pubblica, non possa non tenere conto dei bisogni di quella fascia di popolazione di circa cinquantamila abitanti, compresa nella zona montana delle province di Catania e Messina, che fin dal 1500 ha beneficiato dell’Ospedale Vecchio prima e dell’Ospedale “Castiglione Prestianni” poi. – che, in particolare, il Presidio Ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte offre il proprio servizio sanitario alle popolazioni di ben 8 Comuni: Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo, Cesarò (ME), San Teodoro (ME), Santa Domenica Vittoria (ME) e Floresta (ME); – che l’Ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte offre i propri servizi sanitari alle popolazioni di Comuni che per morfologia del territorio sono classificati come montani, con altitudini che vanno dai 700 mt. s.l.m. ai 1.500 mt. s.l.m. con infrastrutture che non permettono un facile accesso ai Capoluoghi di Provincia soprattutto nel periodo invernale; – che documenti ufficiali attestano la presenza nel territorio del presidio Ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte fin dal XVI secolo e che la costruzione e la realizzazione dei vari reparti fu resa possibile con grandi ed esclusivi sacrifici economici dei brontesi, su tutti Don Lorenzo Castiglione Pace e il Rev.mo Sac. Giuseppe Prestianni; – che il punto nascite dell’Ospedale “Castiglione Prestianni”, oggetto di chiusura per la previsione del Decreto Assessoriale di cui sopra, ha visto nascere diverse generazioni con standard di qualità elevati e vanta una storia di oltre 70 anni che non potrà giammai essere cancellata; – che nonostante le lungaggini dei lavori di ristrutturazione e il progressivo depotenziamento, il Presidio Ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte, grazie agli ottimi standard qualitativi del personale è riuscito, in ogni caso, a fornire l’assistenza sanitaria necessaria alle popolazioni del comprensorio e che, pertanto, sarebbe irrazionale oltre che antieconomico depotenziare ulteriormente e/o chiudere un ospedale per la cui ristrutturazione sono stati investiti milioni di Euro; Tanto premesso e ritenuto, i sottoscritti cittadini fanno proprio il presente documento adottato dall’assemblea del comitato cittadino denominato “Uniti per la difesa dell’Ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, del punto nascite e per la tutela del diritto alla salute” e, per tutti i motivi sopra esposti, chiedono che venga mantenuta integralmente l’ U.U. O.O. di Ostetricia e Ginecologia, che venga ripristinata l’U.U. O.O. di Urologia, che venga integrata l’U.U. O.O. di Ortopedia oggetto di recente ridimensionamento, che venga potenziato il servizio di Pronto Soccorso e gli annessi laboratori diagnostici (radiologia e laboratorio analisi), che venga ridefinita la rimodulazione dei reparti al momento funzionanti (chirurgia, medicina, pediatria, psichiatria, lungodegenza ecc.) e che, infine, i posti letto definitivi del Presidio Ospedaliero non scendano al di sotto delle 120 unità, requisito essenziale per il mantenimento dell’intero Presidio Ospedaliero. I sottoscritti cittadini, insieme al costituito Comitato cittadino, sia singolarmente sia in forma associativa DIFFIDANO
le Autorità Amministrative competenti ad adottare tutti i provvedimenti di Legge ritenuti opportuni al fine di evitare la definitiva chiusura dell’ospedale di Bronte, riservandosi fin d’ora il diritto di intraprendere ogni idonea azione Giudiziaria, dinanzi a tutte le sedi competenti, civili, penali ed amministrative, nei confronti dell’Assessorato Regionale della Salute e del Ministero della Salute, nell’ipotesi in cui il depotenziamento e la conseguente chiusura del Presidio Ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte, frutto di scelte politiche irrazionali, dovessero trovare attuazione causando, così, gravi pregiudizi alla tutela del diritto alla salute Costituzionalmente garantito e per tutte le conseguenze che dovessero derivarne nei confronti delle popolazioni dell’intero comprensorio.
Bronte lì, 10 Febbraio 2012
Seguono firme dei cittadini |
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