Un incendio, due opinioni diverse sull’operato dei Vigili del fuoco, che dimostrano come soccorritori e soccorsi percepiscano sensazioni opposte. L’avvocato brontese Pia Grassia ci ha inviato una lettera. Ci ha raccontato la sua esperienza quando il 5 luglio scorso un incendio ha distrutto dei terreni vicino l’abitazione dei suoi parenti: «Intorno le ore 16,26 – scrive – accorgendomi di un incendio scoppiato in contrada Sciaranova dove risiedono mia madre e mio fratello e dove mi trovavo io, allertavo il 115, sottolineando che nella zona limitrofa all’incendio vi sono molte abitazioni e case di residenza. Tempestivamente, alle 17,06, i Vigili del Fuoco sono giunti sui luoghi con 5 unità e 2 veicoli antincendio: uno di grandi dimensioni ed uno di dimensioni ridotte. Con mio enorme stupore, però, i pompieri rimanevano inerti a guardare dopo aver parcheggiato il veicolo più grande lontano dall’incendio ed il veicolo più piccolo ad una distanza ravvicinata. In quattro telefonavano alla centrale per dare la posizione e guardavano le fiamme che coinvolgevano sterpaglie, cespugli e alberi da frutto. Tutto ciò senza mai provare a gettare dell’acqua o apprestare qualsiasi altra attività per spegnere l’incendio. Intorno alle 17,20 arrivava il servizio antincendio del Corpo Forestale con un’autobotte piccola, un fuoristrada e 4 unità che immediatamente si avvicinavano con un’autobotte piccola e iniziavano a spegnerlo. Subito dopo anche l’autobotte più piccola dei Vigili del Fuoco, dopo essere stata ferma, si muoveva dalla postazione intervenendo nella parte bassa dell’incendio. Se dal lato in cui si trovavano i volontari del Corpo Forestale l’incendio veniva arrestato, dal lato opposto dove si trova l’abitazione di mia madre il fuoco continuava la sua corsa. Non riuscendo a richiamare l’attenzione di tutti, ho preso l’auto ed ho raggiunto il luogo dove erano riuniti tutti chiedendo aiuto. Il Corpo forestale è giunto in soccorso, i Vigili del Fuoco no.
Solo dopo è arrivata l’autobotte grande con i Vigili del Fuoco, ma dopo circa 15 minuti ha terminato l’acqua». I Vigili del fuoco, per scelta istituzionale, non entrano in una dinamica di contraddittorio pubblico, tuttavia, avendo ricevuto una richiesta circostanziata, ci hanno fornito informazioni utili rispetto alla dinamica del loro intervento. Ci hanno spiegato che prima di indirizzarsi sull’unica strada che gli permetteva di operare, hanno dovuto effettuare un sopralluogo perché questa era particolarmente stretta ed impervia. Ci hanno spiegato che hanno chiesto l’ausilio di un ulteriore mezzo più piccolo, ma tutti i mezzi in quel momento erano impegnati. Nonostante ciò si sono subito prodigati a spegnere le fiamme, con la “Centrale” che avrebbe deciso di inviare un “Direttore di operazioni di spegnimento” per verificare l’opportunità di effettuare dei lanci d’acqua con mezzi aerei. Ma anche questo tentativo è risultato vano a causa della presenza di cavi elettrici aerei. Solo dopo sarebbe arrivata la Forestale, con i Vigili del Fuoco che avvertiti da un residente si sarebbero anche loro spostati per spegnere l’incendio indicato. Vero che il mezzo pesante dei Vigili del fuoco è stato impossibilitato a raggiungere i luoghi perché troppo grande, ma avrebbe comunque rifornito d’acqua le autobotti più piccole, compreso quello della forestale. L’intervento congiunto Forestale Vigili del fuoco, infine, avrebbe sedato le fiamme fra mille difficoltà, compreso quello di rompere catene ai cancelli di terreni privati. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 25-08-2022