Nuovo colpo da parte della Dia alla criminalità organizzata. Questa volta a finire nel mirino è stato il 36 enne Antonio Salvà Gagliolo, ritenuto elemento di spicco della zona del Brontese, al quale sono stati sequestrati beni per 500 mila euro. Più volte arrestato in flagranza di reato – fra il 1998 e il 2015 – per furto aggravato, danneggiamento, ricettazione, riciclaggio di automezzi con numero di telaio alterato, associazione per delinquere, truffa (tutti reati che aventi per oggetto escavatori, camion, betoniere, rulli compressori, frantoi), Salvà, secondo le risultanze dell’attività della Dia guidata da Renato Panvino e coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, avrebbe mantenuto nel tempo un’assidua frequentazione con pluripregiudicati di notevole spessore ed anche, in vari casi, con soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni mafiose, Il patrimonio sequestrato è composto da una società attiva nel settore dei lavori di movimento terra, sbancamenti e demolizioni, terreni, 15 fra autoveicoli e mezzi pesanti, 4 fra conti correnti e depositi bancari. Fonte “La Sicilia” del 17-12-2016