La speranza di una vita migliore per coloro che sono affetti da malattie che provocano inabilità motorie, come per esempio la terribile Sla, giunge da Bronte. Salvatore Quattropani, studente di 22 anni della Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Catania ci dice di aver realizzato un dispositivo che permetterebbe ai pazienti di azionare interruttori o accendere lampadine solo con la forza del pensiero. “Proprio così – dice Quattropani – e in proposito ho presentato la tesi della laurea triennale, il 3 marzo scorso. Il relatore è stato il prof. Vincenzo Catania e correlatore l’ingegnere Salvatore Monteleone. In pratica quando il nostro cervello pensa la stessa cosa in momenti diversi emette un’onda cerebrale praticamente simile. Attraverso un caschetto celebrale e una scheda elettronica sono riuscito a realizzare un dispositivo che riconosce l’onda e la tramuta nel comando. Ovviamente le onde cambiano da soggetto a soggetto e quindi bisogna effettuare una fase di adattamento al dispositivo”. Salvatore ci mostra il uo esperimento attraverso un video: “Ho sistemato due lampade a destra e a sinistra del monitor del mio computer e le ho collegate al dispositivo. Alla fine, solo con la forza del pensiero, sono riuscito ad accendere e spegnerle”. Una tesi che sa più di scoperta scientifica che però Salvatore ci dice di non aver ancora brevettato. “Mi mancano i fondi – spiega – le stesse apparecchiature utilizzate sono state acquistate dai miei genitori. Ovviamente l’esperimento va ancora perfezionato, ma il bello di questo dispositivo è che si realizza relativamente con pochi soldi, quando invece su questo campo dall’altra parte del mondo si investono milioni”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 31-03-2016