“Centinaia di persone, oltre trecento, forse quattrocento. Uomini, donne, bambini, giovani e non più giovani. Questi i numeri, davvero significativi, della partecipazione all’escursione, promossa dal Parco dell’Etna, per inaugurare il sentiero 751 “Sciare di Santa Venera”, il nuovo percorso naturalistico-culturale realizzato dal Parco in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e il Dipartimento per lo Sviluppo Rurale e Territoriale, Ufficio di Catania, in contrada Edera, in territorio di Bronte, zona di grande pregio e fascino paesaggistico”. Questa la scritta che appare sul sito del Parco dell’Etna, in occasione dell’inaugurazione del sentiero 751, il 9 aprile 2016. Poco più di un anno è passato, ma ancora una volta, dopo l’inaugurazione in pompa magna, calato il sipario sul sentiero è rimasto solo incuria e manutenzione mai effettuate. In più i piromani, che mai come quest’anno avevano preso di mira questa zona, ma anche della mancata sorveglianza, e di una pulitura che avrebbe almeno limitato i danni. “Inauguriamo un sentiero di Archeo- trekking – aveva affermato il presidente del Parco Mazzaglia – in Sicilia sono pochi, Pantalica e ora l’Etna”. Oggi, ci si rende conto di come in un anno tutto sia cambiato. Il fuoco è giunto fin dentro i resti di antiche costruzioni, elleniche e bizantine, venute fuori dopo gli scavi del 2015. La staccionata realizzata prima dell’inaugurazione, in parte è rotta, e in parte ha subito danni dalle fiamme. I tratti di sentiero non interessati dal fuoco, presentano sterpaglie mai pulite. La spazzatura, lasciata dai soliti incivili, non viene ritirata da giorni, e fa bella mostra nelle aree adibite a parcheggio ed inizio del sentiero. All’inaugurazione c’erano tutti: Presidente del Parco, Sovrintendenza, dirigenti della Forestale, assessori dei Comuni vicini con in testa Bronte nel cui territorio ricade l’area. Ora, a distanza di un anno, nessuno ha sollevato il problema pulitura, o come mantenere e soprattutto fare fruire il sentiero, costato alla comunità diverse migliaia di euro. Abbiamo provato a contattare telefonicamente il presidente del Parco, Marisa Mazzaglia, il telefono ha squillato, ma senza risposta. Ha risposto, invece, l’ingegner Giuseppe Di Paola, funzionario dell’Ente: “Non seguo direttamente questo settore – ha dichiarato l’ingegnere – so che doveva essere fatta una richiesta all’azienda forestale, per provvedere alla pulitura, ma non ho seguito la pratica, in mano a una collegai”. Che non siamo riusciti a rintracciare. Così come il dirigente dell’Azienda Foreste demaniali di Catania, dott. De Marco. La settimana di Ferragosto ha sicuramente reso tutto più difficile, ma proprio questa settimana si riaccendono le luci sul sentiero, che oggi sarà teatro di una escursione, organizzata dalla Pro Loco di Giardini Naxos, che in questi giorni propone delle escursioni in itinerari Bizantini della Sicilia Orientale. Dopo il raduno la partenza dal museo civico “Salvo Nibali” di Maletto alle 17. Dopo dei brevi interventi per illustrare il territorio da parte di Violetta Francese, Antonino Luca e Lucia Arcifa, e una degustazione di prodotti tipici locali, si partirà per l’escursione al sito archeologico di contrada Edera, parte integrante del sentiero. LUIGI SAITTA
LA SCHEDA – Il sentiero “Lago Gurrida e Sciare di Santa Venera” è lungo 6 km, In esso c’è la trasparenza dell’acqua, che miracolosamente emerge dalle fratture della lava. C’è la storia che ha lasciato testimonianze greche e bizantine. Ma soprattutto una vista mozzafiato dell’Etna, da uno dei punti che risaltano la maestosità del Vulcano. Quella di oggi è la prima escursione ufficiale dopo l’inaugurazione, un’altra del Cai di Bronte, è stata annullata qualche mese fa per motivi sconosciuti.