Ma la legge impone ai sindaci di nominare con celerità tutti i componenti della Giunta? Se ne manca uno, le delibere approvate, sono legittime? L’interrogativo a Bronte è d’obbligo, anzi è la domanda che ultimamente è circolata negli ambienti politici dopo la pubblicazione di alcune notizie di stampa. Secondo queste l’assessorato regionale alle Autonomie locali ad un sindaco che deliberava in una Giunta dove non era stato nominato un assessore, ha evidenziato come “ove vengano meno uno o più dei suoi componenti, la Giunta municipale non possa legittimamente deliberare sino a quando la sua composizione originaria non sia stata ricostituita”. La presa di posizione dell’assessorato non sarebbe frutto di una propria interpretazione, ma richiamerebbe una decisione del Consiglio di giustizia amministrativa che nel 2001 avrebbe dichiarato illegittima una delibera di un Comune approvata da una Giunta composta da un numero inferiore di assessori di quello previsto. Stando così le cose anche le delibere della Giunta di Bronte rischierebbero di essere annullate. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, nell’insediare la sua Giunta ha nominato i 4 assessori previsti per legge, ma uno di questi, l’attuale consigliere comunale Enza Meli, ha rifiutato. Era il 20 luglio e da allora il quarto assessore non è stato ancora nominato. C’è da chiedersi, dunque, se Bronte rischia di ricevere anch’esso l’ammonimento dell’assessorato. Il sindaco Graziano Calanna, però, tranquillizza tutti assicurando di non rischiare nulla. “Che il diritto amministrativo spesso sia controverso non è una novità – dice – la fattispecie trattata però è estremamente chiara, perché chiara è la legge regionale che stabilisce il numero dei componenti della Giunta. Bronte, come tutti i Comuni superiori a 10 mila abitanti non può avere un numero di assessori superiore al 20% dei componenti del Consiglio che sono 20. In sintesi la legge mi vieta di avere più di 4 assessori, ma in nessun modo mi impedisce di svolgere o addirittura completare il mio mandato con un numero inferiore di assessori. E se qualcuno brandisce le decisioni del Cga, noi ci rifacciamo alla circolare ministeriale che chiaramente ribadisce quanto sto sostenendo”. Poi il sindaco continua: “Che si tratti di un problema effimero lo si capisce anche da un altro aspetto. Se ragionando per assurdo dovesse in qualche modo prevalere la tesi diversa alla mia, basterebbe nominare il quarto assessore e in un’unica seduta di giunta riapprovare tutte le delibere. Per la città non cambierebbe nulla, mentre questo si, l’occasione sarebbe ghiotta per alimentare sterili dibattiti politici poco utili alla gente e al paese”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 26-09-2015