La visita del presidente della Regione, Nello Musumeci, ha provocato un vero e proprio terremoto nell’Udc brontese. Il presidente, infatti, durante il suo intervento nella sala consiliare del Comune, ha commentato negativamente il lavoro della passata Amministrazione, guidata dal dem Graziano Calanna. Musumeci, infatti, ha affermato: «La città, negli ultimi tempi, si era ammalata di carestia d’amore dei suoi amministratori». Frase che non è andata giù a Giuseppe Di Mulo, (attuale coordinatore dell’Udc brontese ed ex assessore, quindi amministratore, della Giunta Calanna), che su alcuni siti locali ha replicato al presidente, stigmatizzando le sue affermazioni come un inizio di campagna elettorale. Frasi che non sono piaciute ai deputati regionali Giovanni Bulla, Eleonora Lo Curto e Mimmo Turano. Dal gruppo parlamentare dell’Udc dell’Ars, infatti, è stato inviato un comunicato dove i 3 deputati hanno chiesto l’espulsione di Di Mulo dal partito: «Le sue parole contro il governo Musumeci non consentono la permanenza dell’ex amministratore locale nell’Udc – si legge nella nota – non è né ragionevole, né ammissibile che un rappresentante dell’Udc manifesti astiosità nei confronti del presidente che il nostro partito sostiene con un’alleanza che, tra l’altro, ci fa esprimere due assessori nella Giunta siciliana».
«Martedì – afferma il segretario regionale dell’Udc, Decio Terrana – affronterò la questione». Questione che Di Mulo però affronta con “nonchalance”: «Non c’è bisogno – afferma – che l’Udc metta in piedi processi. Sono io a fare un passo indietro dimettendomi. Confermo ciò che ho scritto, difendo la mia libertà e ringrazio i 3 deputati per la visibilità regionale, che mi ha garantito in queste ore la solidarietà degli amici veri dell’Udc». Fonte “La Sicilia” del 06-03-2021