Dieci anni di amministrazione “straordinaria”, 59 opere pubbliche realizzate e 190 milioni di euro investiti, di cui la stragrande maggioranza frutto di finanziamenti di enti sovracomunali. Ma non solo: più di un milione di euro ottenuti per organizzare le annuali sagre del pistacchio (che in 10 anni ha visto lievitare il prezzo dell’ “Oro verde dop” a circa 40 euro al chilo) e 3 milioni e 800 mila euro spesi per pagare i costi dei contenziosi iniziati durante le Amministrazioni precedenti, senza considerare l’intervento energico presso l’Istituto superiore di sanità per risolvere il problema vanadio nelle acque potabili e l’approvazione del Cru del Prg. Sono i numeri ed i contenuti della relazione finale che il sindaco Pino Firrarello ha presentato ieri sera in un Auditorium del Collegio Capizzi gremito di brontesi. Un’Amministrazione che tutti hanno ribadito essere stata realmente straordinaria, capace di attirare milioni di finanziamenti pubblici per realizzare piazze, strade, ristrutturare scuole e alloggi popolari, allestire la pinacoteca, rendere efficiente il depuratore, far finanziare l’elisuperfice e tanto altro. Ci sono poi i fondi ottenuti per far ristrutturare l’ospedale è la strada-statale Bronte-Adrano. «Nessun paese della Sicilia – ha sottolineato l’on. Nino D’Asero, intervenuto all’incontro – può vantare tanto». «A Bronte – ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta in apertura – abbiamo avuto la fortuna di avere un sindaco come Pino Firrarello, capace di attuare quella politica con la P maiuscola, con l’obiettivo di far crescere Bronte. Un grazie agli assessori e al Consiglio comunale». Poi un video che ha mostrato i 59 lavori pubblici realizzati. «Viene la pelle d’oca a pensare a tutte le cose che abbiamo fatto», ha sottolineato il vice sindaco Nunzio Saitta, con l’assessore Mario Bonsignore che ha ricordato il suo impegno per il collegamento gratuito Internet “Wi Fi” in piazza Spedalieri, l’informatizzazione della biblioteca, la crescita del turismo, la valorizzazione del Castello Nelson nel progetto ministeriale “Valore paese dimore”, la Casa dell’acqua ed i lavori nella rete idrica. «E non è solo questo quello che abbiamo fatto – ha concluso il sindaco – ci sono tanti lavori che non abbiamo citato. In 10 anni spesi a Bronte, abbiamo fatto tante cose sempre ed esclusivamente nell’interesse di Bronte e dei brontesi».
L. S. Fonte “La Sicilia” del 01-02-2015