Simbolicamente è tutta Bronte che oggi parteciperà all’udienza al Tribunale di Bassano del Grappa, dove il “Consorzio società manifatturiere” chiederà al giudice di impedire alla Diesel di sottrarre del tutto le commesse. Oltre all’azionista di riferimento della Bronte jeans, Franco Catania, in Veneto ieri sera giunti, non solo una folta delegazione di lavoratrici brontesi che rischiano di perdere il posto di lavoro, ma anche l’assessore comunale Luigi Putrino, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pino Firrarello ed il presidente del gruppo consiliare di maggioranza Salvatore Gullotta. Il Comune di Bronte, infatti, è intervenuto “ad adiuvandum” a favore del Consorzio siciliano manifatturiero. «Lo avremmo fatto – dice il presidente Gullotta – per qualsiasi attività produttiva a salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Comune è particolarmente vicino a 30 anni di storia che riguarda più di 300 famiglie del comprensorio». «Speriamo di ottenere quanto ci è stato portato via – afferma Franco Catania – nonostante le promesse che ci hanno spinto ad effettuare degli investimenti». Ed una buona notizia per le aziende tessili italiane è arrivata dal Governo: «Adesso – afferma il sindaco Pino Firrarello – chiunque voglia fregiarsi del marchio made in Italy non può pensare più produrre all’estero. L’etichettatura obbligatoria e la tracciabilità dei prodotti tessili, sono legge dello Stato. Questa è la migliore risposta che potevamo dare».
Fonte “La Sicilia” del 07-05-2010