Due ambulanze senza medico per le feste, l’ambulanza del 118 di Bronte senza medico in occasione dell’incidente del 2 gennaio scorso, e la seria possibilità che ciò avvenga ancora nei prossimi giorni. Una situazione di emergenza, mai accaduta, e che desta seria preoccupazione nei Comuni di Bronte e Randazzo. Le ambulanze del 118 di questi due Comuni, sono da tempo medicalizzate, ma negli ultimi tempi, a causa di pensionamenti, trasferimenti ad altro incarico, maternità e malattie, sono a forte rischio di copertura turni. Infatti, una direttiva dell’Asp 3, del 31- 12-2021, a firma dei dirigenti compreso il direttore generale Lanza, impone ai vari direttori di distretto di dare priorità alla copertura dei turni delle ambulanze del 118, rispetto ai Pte di Randazzo, Grammichele, Mineo e Ramacca, definiti a medio impatto. Ciò significa che in queste sedi può esserci momentanea scopertura dei medici del Pte, in favore delle ambulanze del 118. L’Asp, dopo un confronto coi sindaci, ha dichiarato che questa nota verrà modificata o integrata.
Mancanza che deriva da scelte politiche del passato. Infatti, i neo laureati, preferiscono andare a lavorare nelle Usca, invece del 118, perché hanno un guadagno maggiore, e non devono sobbarcarsi il costo di un corso per l’emergenza, che una volta veniva fatto gratuitamente dalle Asp, e oggi ha un costo di circa 3.000 euro. Inoltre, molti medici passati alla medicina generale, possono fare Guardia medica, ma non il 118. «Il contratto nazionale – ci spiega il dottor Giancarlo Longo – non ci permette di lavorare sulle ambulanze in quanto incarico a tempo pieno, con una deroga, vista l’emergenza, molti di noi che veniamo dal 118, potremmo coprire alcuni turni, alleggerendo il lavoro dei colleghi e assicurando esperienza e professionalità». L. S. Fonte “La Sicilia” del 09-01-2022