L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Firrarello, prova a dotare il plesso Marconi del II Circolo didattico di un funzionale campetto di calcio in erba sintetica. Si tratta del Plesso che recentemente è stato dotato di un robusto impianto fotovoltaico per alimentare, oltre all’impianto di illuminazione interno ed esterno, anche quello di produzione di acqua calda e di riscaldamento, entrambi rifatti. Un plesso, insomma già reso “green” ed in grado di offrire il massimo per la didattica in aula, che il Comune vuole rendere efficiente anche dal punto di vista degli impianti sportivi. Per questo ha presentato un progetto all’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione di ben 224 mila euro, per ottenere i fondi previsi dal Por Fers Sicilia. «L’attività sportiva rappresenta uno degli elementi fondamentali nello sviluppo dei nostri ragazzi. – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – Lo sport infatti non solo produce effetti benefici riconosciuti da un punto di vista fisico e psicologico, ma aiuta anche ad instaurare relazioni sociali e trasmette forti valori educativi come il rispetto verso avversari e compagni. Elementi che possono avere un impatto determinante sulla crescita dei giovani. Noi – conclude – partecipiamo a tutti i bandi e progetti possibili, per dotare la città dei migliori servizi».
«Il plesso Marconi – aggiunge l’assessore alle Politiche scolastiche Maria De Luca – possiede ampi spazi esterni, ma nessun impianto sportivo. E realizzare un campetto in erba sintetica aiuterà i bambini a fare sport in un ambiente idoneo, come già accade sia nella scuola Media, sia nel I Circolo didattico Spedalieri, entrambi già dotati di campetti in erba sintetica. Lo sport è fondamentale a scuola». Ed il progetto, redatto dal geometra Renzo Longhitano, con il geometra Felice Spitaleri nelle vesti di Rup e la supervisione del capo area, ing. Salvatore Caudullo, oltre a realizzare il campetto, mette in sicurezza l’intera area dell’Istituto. Già nel mese di ottobre la Regione dovrebbe stilare la graduatoria. Tutta Bronte ci spera. Fonte “La Sicilia” del 31-08-2024