Due istituti, ma una voce sola: “No alla prova scritta all’esame di maturità”. La voce è quella degli studenti degli Istituti superiori “Capizzi” e “Radice” che ieri mattina hanno deciso di astenersi dalle lezioni e scioperare e far sentire la loro voce fino al ministro Bianchi. Con forza e caparbietà, infatti, si sono uniti in corteo seguendo i rappresentanti Jacopo Favatello, Raffaela Spitaleri, Flavio Sangrigoli, Martina Zappala e Carla Spanó del “Capizzi” ed Alessio Leanza, Simone Catania, Martina Leanza, Giuseppe Greco e Manuel Uccellatore del “Radice”. «Chiediamo al Ministro di ripensarci – hanno affermato – e di ascoltare l’opinione degli studenti e quella del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, che ha fornito un parere negativo sulla seconda prova scritta all’esame di maturità.
Non si può – hanno aggiunto – fare un esame uguale a quello pre covid. Gli ultimi 3 anni sono stati terribili perché funestati da pandemia e dad. La cosa più giusta è quella di organizzare un esame che dia importanza e spazio ai percorsi personali, con una tesina e un colloquio orale». Fonte “La Sicilia” del 19-02-2022