Ormai non c’è alcun dubbio. E’ guerra contro le strisce blu. Dopo l’affidamento del servizio a una società esterna, che da programma dovrebbe essere riattivato fra qualche settimana, su 13 nuove colonnine per il pagamento istallate per le strade, ben 11 sono state distrutte. Sette di queste sono state divelte la notte di San Silvestro, lasciando immaginare che potesse trattarsi di una bravata dopo il fine anno. Adesso però altre 4 colonnine sono state rese inutilizzabili fra il 6 e l’8 gennaio, ed è chiaro che si tratta di atti vandalici che hanno un preciso movente. L’ultima colonnina distrutta nella centralissima via Umberto. «Farò il possibile – afferma il sindaco Pino Firrarello – per scoprire l’autore di gesti così ignobili e per far sì che paghi con il carcere. Se dovesse trattarsi di una reazione all’istituzione delle strisce blu, non è così che si può mostrare il dissenso in una società democratica e civile. Poi ricordo che le strisce blu evitano la sosta selvaggia in centro, permettono di trovare posteggio più facilmente e pertanto sono a favore della gente e degli automobilisti.
Tutte le città e i Comuni più importanti hanno adottato lo stesso provvedimento. Chi si oppone si intesta una battaglia di retroguardia che va contro la direzione in cui si muove tutta Europa e non solo». E il bollettino delle colonnine distrutte è impietoso. Quelle istallate nelle piazze Piave, Castiglione, Venia, Lucciola, Powel, Liuzzo e Petrarca, insieme alle 4 poste in via Umberto, infatti, non hanno avuto scampo. «La Bronte che conosciamo – conclude il sindaco – è una città con il tasso di occupati più alto della provincia, che paga le tasse e che lavora. Chi compie questi gesti non è degno di essere brontese e dovrebbe vergognarsi». Fonte “La Sicilia” del 09-01-2024