Inizia la settimana della Passione, con i paesi che riscoprono le vecchie tradizioni di Pasqua, che ormai si tramandano da intere generazioni. Fervono dunque i preparativi, per preparare varie manifestazioni che si terranno nei vari paesi e nelle varie parrocchie. A Maletto, si terrà la processione del venerdì Santo, con Gesù morto, la croce e l’Addolorata, il percorso della processione sarà per le seguenti vie: Chiesa Madre, Via dei santi, Via Roma, Via Marconi, Via Ugo Foscolo, Via Umberto e rientro in Chiesa Madre. A Bronte, già lo scorso venerdì, si è tenuta un anteprima del venerdì santo, con i ragazzi della Parrocchia S. Giuseppe che hanno rappresentato la condanna di Gesù, la salita al calvario e la crocifissione. Oltre venti i partecipanti alla sacra rappresentazione con la gente anche in lacrime per la grande commozione. A Bronte è ormai nota la grande rappresentazione che si svolge il Venerdì Santo per le vie del paese, con diverse parrocchie e confraternite coinvolte. La processione inizia verso le 16,00 dalla Parrocchia della Madonna del Riparo, dove esce la statua del cristo Crocifisso. Dalla chiesa dei Cappuccini esce invece l’urna del Cristo Morto. Verso le 17,00 dalla Matrice esce invece la Statua della Madonna Addolorata, che in piazza Gagini, davanti l’Annunziata, si incontra con la statua del Cristo alla Colonna, La processione si snoda poi per le vie e viuzze di Bronte, con i partecipanti che rappresentano i vari momenti della salita di Gesù al Calvario. La processione è completata da 30 giovinette velate e vestite di bianco, ed ognuna di loro porta un oggetto attinente alla Passione del cristo ( chiodi, spugna, palme, ecc.), segue poi un giovinetto che rappresenta S. Michele Arcangelo, ed un altro vestito da angelo. Seguono gli Apostoli senza Giuda, con il volto coperto da una lunga parrucca. Dopo ci sono Gesù legato con delle catene e portato dai Romani, che durante il percorso lo percuotono e lo trascinano, ed il cristo con la Croce, aiutato dal Cireneo, entrambi si tramandano questo ruolo da padre in figlio, e camminano col volto coperto da parrucche e con i piedi scalzi. Seguono le pie donne, con grandi abiti scuri, e le 4 statue sopra le vare portate a spalla da molti fedeli. La processione si avvia per il Corso Umberto, e verso Piazza Spedalieri, dove avviene la sosta, le Statue vengono messe allineate e sopra dei cavalletti in modo da consentire un po’ di pausa ai portatori. La processione si sposta al Santuario della S.S Annunziata per il momento più culminante della serata, con l’incontro tra le Statue del cristo alla colonna , e il Cristo Crocefisso si incontravano con la statua dell’Addolorata. Una volta questo avveniva alla Matrice. Infine le varie Statue riprendono la strada del ritorno, con il passaggio del Cristo Crocifisso e del cristo Morto davanti alla chiesa della Catena, dove si canta un inno tradizionale, il “Popule Meus”. Un’altra tradizione secolare è quella di appendere alle statue i prodotti tipici del periodo, in questo caso le fave, che a centinaia adornano le Vare portate a spalla dai fedeli. E’ assolutamente indescrivibile la commozione che produce la visione di tale processione, con dei momenti veramente toccanti e meritevoli di essere visti dal vivo. Appuntamento a Bronte, dunque, per il Venerdì Santo.
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