La Città del pistacchio ha stretto in un devoto e caloroso abbraccio la sua patrona, la Madonna Annunziata, partecipando in massa alla seconda processione che ha visto il gruppo marmoreo del Gagini percorrere le vie della cittadina. La festa è iniziata con la messa officiata dall’arcivescovo di Catania Luigi Renna. Poi la sera l’attesa processione con la volata dell’Angelo in piazza Spedalieri, ovvero la rappresentazione dell’Annunciazione. Domenica scorsa per motivi di sicurezza il tradizionale bambino che, indossati i panni dell’Arcangelo Gabriele, sostenuto da una imbracatura, si lanciava dall’alto, come se fosse in volo, per annunciare alla Madonna il miracolo della nascita di Cristo, era stato sostituito da una statua. Scelta comprensibile, ma accettata malvolentieri dai brontesi. Così il Soccorso alpino siciliano ha deciso di mettere al servizio della festa tutta la propria competenza ed esperienza, ponendo in sicurezza la fune e facendo “volare”, vestita da angelo, fra gli applausi emozionati dei fedeli, una volontaria del soccorso alpino esperta in attraversate ad alta quota. Poi la Madonna è stata nuovamente accolta con gli squilli delle trombe d’argento sotto l’arco trionfale realizzato appositamente in corso Umberto, nei pressi della chiesa del Rosario, dove il sindaco Pino Firrarello ha rivolto alla Madonna la preghiera della Città.
«Santa Madre – ha affermato il sindaco – questo popolo vorrebbe vivere sereno del proprio lavoro nei luoghi dei propri avi, sicuri di poter portare avanti il buon nome che ha fatto la storia di Bronte». Infine, il canto dell’Ave Maria da parte della soprano, Serena Cassarà e l’Aida eseguita complesso bandistico San Biagio diretto dal maestro, Salvo Miraglia. La processione si conclusa a tarda sera con i fuochi d’artificio, ma la festa continuerà per tutto il mese di agosto anche con spettacoli serali di grande attrazione. Fonte “La Sicilia” del 15-08-2023