E’ ritornato nella sua classe dell’Istituto Benedetto Radice di Bronte, lo studente di 14 anni picchiato qualche giorno fa da un compagno. Il suo ritorno è stato salutato da una breve ma intensa cerimonia, cui hanno partecipato la dirigente, Maria Pia Calanna, tutto il personale e i genitori del giovane. Emozionante il momento in cui una compagna, Francesca Lazzaro, a nome di tutti ha letto una lettera di solidarietà e di dura condanna del gesto subito.
Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 11-02-2014
LA LETTERA DEI COMPAGNI
Ciao Matteo,bentornato a scuola! Vogliamo esprimere a te e ai tuoi genitori, a nome di tutti, della Dirigente Scolastica, dei Docenti, degli alunni e di tutto il personale, la nostra piena solidarietà. Noi abbiamo condannato fermamente l’aggressione di cui sei stato vittima e vogliamo manifestarti la nostra vicinanza. La scuola, in quanto luogo di promozione della crescita individuale, condanna ogni atto di violenza nei riguardi di ciascuno studente e non tollera che tali atti possano essere compiuti al suo interno. In quanto istituzione promotrice di cultura, istruzione ed educazione la scuola rappresenta un luogo di tutela psico-fisica dei ragazzi e ne garantisce l’incolumità. Si è trattato di un episodio di violenza isolato che non si ripeterà più, perché ciò che è accaduto è la scuola che NON vogliamo, che NON amiamo, che NON ci appartiene. Sono felice, a nome di tutti,di riaccoglierti qui con noi. Mi dissocio, invece, da tutti coloro i quali, mossi da insensati pregiudizi, hanno condannato l’intera scuola per un gesto del quale essa non è responsabile! Un premio morale, infine, va al tuo coraggio, da questo momento non sentirti solo, sappi anzi che tutti noi siamo dalla tua parte e che in qualsiasi momento puoi contare sul nostro aiuto: siamo tutti con te!