L’Etna si prepara alla più imponente esercitazione di addestramento che si sia realizzata fra le sue lave. L’8 novembre il Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) guidato dal presidente regionale dott. Franco Del Campo, insieme con l’Aeronautica Militare, daranno vita al “Sar congiunta Sater 2-17”. In pratica nell’area del versante occidentale dell’Etna, si svolgerà un’esercitazione congiunta di ricerca e soccorso in favore di persone disperse o infortunate in territorio montuoso. A prendere parte alle operazioni saranno, oltre il Corpo nazionale soccorso alpino speleologico e l’Aeronautica Militare, uomini e mezzi della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Prefettura di Catania, del Corpo forestale regionale Sicilia, della Protezione civile regionale Sicilia, del Servizio urgenza emergenza sanitaria 118, dal Comando provinciale dei vigili del fuoco e dell’Ente Parco dell’Etna Nicolosi. L’esercitazione, pianificata dal Cnsas e dal Comando Operazioni Aeree dell’Aeronautica Militare, simulerà le operazioni di ricerca, soccorso e recupero di escursionisti e speleologi, di cui alcuni infortunati sia di giorno che durante la notte. I dettagli dell’esercitazione, lo scenario, gli elicotteri e le forze di terra impiegate compreso l’intero programma saranno resi noti sabato 4 novembre in occasione della presentazione organizzata dal Cnsas alle 11, nella sede del Cai a Catania. Saranno presenti oltre al presidente regionale Franco Del Campo un Ufficiale dell’Aeronautica Militare di Sigonella. L’Aeroporto di Sigonella dirigerà l’esercitazione e l’impiego degli elicotteri sarà coordinato dal Rescue Coordination Centre (Centro di coordinamento del soccorso) del Coa di Poggio Renatico, in accordo allo scenario ed alla pianificazione. «Lo scopo principale dell’esercitazione –afferma Franco Del Campo – è quello di addestrare tutto il personale delle Amministrazioni dello Stato a coordinare gli interventi in caso di emergenza. Sarà anche l’occasione per verificare la validità delle normative e le procedure vigenti con la costituzione di una Direzione delle operazioni di Esercitazione congiunta. Tutte le forze in campo, infatti, dovranno condividere un modello di intervento». L.S. Fonte “La Sicilia” del 02-11-2017