Sale a 4 il numero dei contagiati a Bronte. Anche questa volta è stato il sindaco Graziano Calanna a dare la notizia. «Quelli ufficiali sono ancora 2 – spiega – ma altri 2 miei concittadini sono stati sottoposti a tampone e l’esito purtroppo ha confermato la positività al coronavirus. A loro va l’augurio mio e di tutta la città per una pronta guarigione». Poi il sindaco tranquillizza tutti. «Ribadisco – afferma rivolgendosi ai suoi concittadini – che il fatto che il numero cresca non deve allarmarci, come non deve allarmarci la possibilità che nei prossimi giorni il numero dei contagiati possa aumentare. Le autorità sanitarie, infatti, stanno verificando le condizioni di salute di tutti coloro che hanno avuto relazioni nei giorni scorsi con le persone contagiate. Tutti ovviamente sono stati posti in quarantena. Noi però abbiamo il compito di rimanere a casa e di uscire solo per necessità. Se rimaniamo a casa e rispettiamo tutte le precauzioni dettate nei decreti e nelle ordinanze, le possibilità di contagio sono nulle. Per questo ribadisco l’appello: restiamo a casa. È l’unico modo per impedire il proliferare del contagio».
Poi il sindaco rassicura tutti coloro che hanno parenti nella casa di riposo: «So che siete preoccupati e so che non potete andare a trovare i vostri cari perché, opportunamente, sono state interdette le visite ai parenti, ma sappiate anche che i nostri nonnini stanno bene. Io mi sento spesso con chi gestisce la casa di riposo e so che in questo momento non c’è traccia del virus». «Sono inoltre vicino – continua Calanna – a tutti coloro che in questo momento non stanno lavorando. So che sono tanti e che sono preoccupati non solo per il futuro, ma anche per il presente. Insieme con la mia Giunta municipale stiamo decidendo come destinare le somme che il Governo ha messo a disposizione dei Comuni ma già noi, autonomamente, stavamo approntando delle misure a favore delle famiglie meno abbienti, affinché nessuno rimanga indietro e non manchino in nessuna tavola i beni di prima necessità. Non voglio preoccuparvi – conclude – ma temo che per noi nel meridione adesso è il momento cruciale. So che ormai è parecchio che siamo tutti a casa. Io stesso mi sento spesso con i miei assessori in videoconferenza, ma non dobbiamo mollare, perché si rischia il proliferare del contagio». Fonte “La Sicilia” del 31-03-2020