Un tempo si soleva dire “buono come il pane”. Oggi forse non possiamo dirlo più, perché neanche il pane è veramente buono come un tempo. Lo ha detto a chiare lettere il prof. Mario Failla durante la presentazione del suo libro “Scienza e tecnologia dei lieviti – Tra ricordi e riti della panificazione” organizzata nell’Aula magna della Scuola media Castiglione dal presidente dell’associazione “Cittadinanza attiva” di Bronte, Biagio Venia, alla presenza del dott. Mario Zappia, dirigente generale fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso. Alla presentazione hanno partecipato numerosi ospiti. Fra questi il sindaco Graziano Calanna, l’assessore Ernesto Di Francesco e diversi consiglieri. «Nei lieviti di un tempo – spiega – chiamati lieviti “madre”, si formavano i lactobacillus, batteri buoni che ci aiutavano a digerire e mantenere in equilibrio la flora intestinale. Nel lievito di birra, oggi comunemente utilizzato, vi sono invece i saccaromiceti, batteri che danneggiano la flora. L’industria non produce più lievito madre perché i lactobacillus sono delicati, muoiono più facilmente e necessitano tanto lavoro. Fare pane sano richiede tempo e la vita di oggi non lo consente, a danno della nostra salute». Eppure, come recita il tema dell’incontro “la via del benessere per l’uo – mo passa attraverso una corretta alimentazione”. «E’ un campo che sta riprendendo interesse – spiega il dott. Mario Zappia – Tante malattie sono frutto di una cattiva alimentazione, per questo stanno nascendo dei centri specializzati come quello diretto dal prof. Antonio Gasparrini del Policlinico Gemelli di Roma. Si è capito, inoltre, che le malattie intestinali vanno affrontate in maniera multidisciplinale, coinvolgendo non solo il gastroenterologo, ma anche lo psicologo, l’endoscopista, il diabetologo ed il nutrizionista. Si ritiene che insieme, partendo dalla storia alimentare del paziente, si possano combattere tante malattie. Per questo l’alimentazione è importante ed oggi purtroppo mangiamo pesticidi nella frutta e antibiotici nelle carni. La conoscenza è importante per avere consapevolezza». «Nutrirsi è fondamentale. –ha detto il sindaco Graziano Calanna – Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nutrizione adeguata e salute sono diritti umani fondamentali». Fonte “La Sicilia” del 06-11-2018