Un altro passo è stato compiuto.
Il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, nelle vesti di presidente dell’Ati, ovvero l’assemblea territoriale idrica di Catania, dopo il si della maggioranza dei colleghi sindaci, ha firmato l’approvazione della convenzione di gestione ed il relativo schema di disciplinare tecnico fra Ati e Comune, che permette a Bronte di poter gestire in autonomia le risorse idriche del paese, finanziare le infrastrutture da realizzare e soprattutto stabilire canoni e tariffe per i propri cittadini/utenti. Si tratta de secondo atto dopo quello che tanto scalpore ha suscitato nel giugno scorso, quando la stessa Ati aveva accolto la richiesta del Comune. Un provvedimento sicuramente eccezionale. La gestione del servizio idrico di tutti gli altri Comuni, infatti, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Transizione ecologica, dovranno passare alle Ati ed avere carattere territoriale. Bronte continuerà a gestire invece tutto in autonomia. “Gli effetti si vedranno in futuro. – spiega il sindaco Pino Firrarello – Bronte fa parte di un ristretto novero di Comuni in tutta Italia. Solo in 28 nel territorio nazionale hanno ottenuto di poter continuare a gestire la distribuzione dell’acqua potabile e Bronte è uno di questi. Gli altri 7877 per legge dovranno avere una gestione territoriale e dividere fonti, risorse ed investimenti con gli altri paesi. Noi, invece continueremo a fare tutto da soli”. E per Firrarello non è una cosa da poco: “Certo che non lo è – infatti ribadisce – Noi abbiamo già ottenuto finanziamenti per 4 milioni di euro per migliorare la rete idrica, ma stiamo già puntando la nostra attenzione sui fondi del Pnrr che adesso potremmo ricevere direttamente. Per carità nulla contro le gestioni comprensoriali, – spiega – anche se spesso hanno fallito, ma noi stiamo lavorando per realizzare un’idea. Stiamo progettando la Bronte del futuro. Io ringrazio i sindaci dell’Ati per aver approvato in estate la mia richiesta ed adesso lo schema di convenzione ed il disciplinare nel rispetto dei dettami dell’Arera. Questo ci permetterà di poter già da quest’anno partecipare ai bandi del Pnrr”.
“Senza l’approvazione di questo schema di convenzione – infatti specifica l’ing. Salvatore Caudullo, responsabile del settore Lavori pubblici del Comune – Bronte non potrebbe accedere direttamente ai fondi de Pnrr previsti per acquistati, fognature ed impianti di depurazione. Ed il Comune di Bronte ha già avviato le procedure per accedere ai fondi Pnrr per realizzare degli interventi che migliorino lo scarico del depuratore”. L’iter comunque non è del tutto concluso. Manca l’ultimo tassello, ovvero l’approvazione dello schema di convenzione da parte del Consiglio comunale di Bronte che ovviamente verrà convocato la più presto. “I tempi in cui – conclude Firrarello – Bronte soffriva la sete sono lontani. Ricordo gli anni 60 come drammatici. Oggi abbiamo pozzi, infrastrutture e capacità gestionale in grado di convincere l’Ati che possiamo gestire il servizio idrico da soli. Domani punteremo a migliorare il servizio, scavando anche il terzo pozzo Musa, affinché i brontesi abbiamo acqua buona per tutto il giorno”.