“Datemi un numero di vaccini sufficienti e in meno di un mese tutti i miei concittadini saranno vaccinati”. Chiude così il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, la lettera inviata alle massime autorità italiane e regionali impegnate ad affrontare l’emergenza covid. Il sindaco, infatti, ieri mattina, dopo aver avuto i dati sul numero di vaccinazioni effettuate a Bronte, ma soprattutto dopo essersi reso conto come tutta una serie di professioni sanitarie, che operano sul territorio, non siano coinvolte nella più imponente campagna di vaccinazione di massa della storia, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere per primi al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi ed al ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma non solo. La lettera è indirizzata anche generale Francesco Figliuolo ed al presidente Nello Musumeci. A tutti Firrarello chiede l’autorizzazione ad organizzare la campagna vaccinale della popolazione brontese. “La mia voce – si legge nella nota – si unisce a quella di chi invoca il coinvolgimento dei sindaci nello sforzo enorme che state facendo per tutelare la salute collettiva. Responsabilizzare i sindaci nell’organizzazione della campagna vaccinale delle popolazioni sicuramente contribuirà ad ottenere risultati veloci ed ordinati. La mia condizione di primo cittadino per la quarta volta di Bronte, (cittadina di 20.000 abitanti in provincia di Catania), unita alle mie esperienze di assessore alla Sanità siciliana e di senatore della Repubblica per quattro legislature, mi spingono ad avanzare una proposta fattiva: autorizzatemi, datemi un numero di vaccini sufficienti e in meno di un mese tutti i miei concittadini saranno vaccinati”.
“Stiamo affrontando – poi dice a noi – la più grande campagna di vaccinazione mai avvenuta nella storia. Le difficoltà non sono poche. Ma i sindaci meglio di chiunque altro conoscono le esigenze dei territori e possono affrontare i tanti disguidi. Certo – continua – mi rendo conto che i sindaci dei capoluoghi di provincia potrebbero riscontrare problemi diversi, ma su quasi 8000 Comuni in Italia almeno 1500 potrebbero gestire la vaccinazione propria e quella dei Comuni vicini più piccoli. Qui in provincia di Catania per esempio Bronte, Biancavilla, Paterno, ma anche Misterbianco, Giarre ed Acireale, senza dimenticare i Comuni calatini di Caltagirone, Vizzini e Militello potrebbero sorreggere il peso di una simile organizzazione, coinvolgendo medici di base, farmacisti e personale sanitario in genere. Ripeto: se arrivano i vaccini in meno di un mese a Bronte sarebbero tutti vaccinati. Se però non arrivano i vaccini, – sospira – pazienza”.