“I genitori si riapproprino dell’importante ruolo di guidare i propri figli. La famiglia torni ad essere la prima agenzia educativa”. E’ l’accorato appello che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha voluto rivolgere alle famiglie di Bronte, dopo aver ascoltato i rapporti forniti da alcune forze dell’ordine sul disagio giovanile brontese. Dati che hanno fatto emergere come esista fra i giovani il fenomeno del consumo di droghe leggere e di alcol. “Le forze dell’Ordine – afferma Firrarello – hanno fatto e stanno facendo il possibile per reprimere a Bronte lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti degli ultimi mesi da parte dei carabinieri dimostrano come il fenomeno esista. Mi dicono anche che spesso incontrano minori anche alle 4 del mattino, ancora in giro dopo aver bevuto. Mi domando – continua Firrarello – se i loro genitori sanno dove si trovano i propri figli e se al loro ritorno verificano se hanno bevuto o fumato sostanze stupefacenti”. Per Firrarello i genitori hanno il maggiore ruolo nell’educazione: “Non possono – continua – pensare di delegare ad altri il principale ruolo educativo. Io ringrazio le parrocchie che fanno il possibile con i Grest, che il Comune incoraggia, e le scuole protagoniste di iniziative educative, ma è a casa che i ragazzi imparano le regole del vivere”. Poi rivolgendosi direttamente ai genitori afferma: “Se siete come me convinti che solo attraverso una buona educazione i vostri figli diventeranno uomini del domani, dovete riappropriarvi di questo difficile compito. Ricordiamoci tutti che i genitori sono i primi educatori dei propri figli. Si tratta di un diritto essenziale, primario ed insostituibile, ma anche di un dovere e di una responsabilità principalmente verso loro stessi. Non rinunciate a questa missione”. Poi Firrarello indica ai genitori una strada: “State di più con i vostri figli. – afferma – Impadronitevi del compito di essere “testimonianza morale” verso di loro, sottraeteli dallo squallore di una giovinezza sciupata nell’alcol e ancora peggio nella droga. Aiutateli – conclude – a vivere bene l’oggi: diventeranno colonne morali nel domani e vivranno certamente meglio”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 26-07-2014