“Siamo noi sindaci che per primi e con forza dobbiamo contestare l’ipotesi formulata dal ministro dell’Istruzione e del Merito “Giuseppe Valditara sugli stipendi differenziati ai professori a seconda della zona in cui lavorano”. Sono le parole del sindaco di Bronte, Pino Firrarello che esorta i colleghi primi cittadini del Meridione a ribellarsi nei confronti della proposta che lo stesso Firrarello taccia come offensiva nei confronti del sud. «Ho come l’impressione – continua a spiegare – che gli insegnamenti del passato non vengano più presi in considerazione. Abbiamo già sperimentato le “zone salariali” con paghe più alte per lo stesso tipo di lavoro laddove il costo della vita era più alto, ma giustamente sono state abolite perché oltre ad essere ingiuste contribuivano ad allargare il divario tra il nord e il sud dell’Italia. Ma c’è un altro motivo, ben più importante sul perché tutti i sindaci dovremmo ribellarci. – continua a spiegare – Questa proposta è il primo passetto verso la famosa autonomia rinforzata voluta dal nord. Può essere legittimo per la popolazione del settentrione ottenere l’autonomia. Prima però dobbiamo colmare il gap fra nord e sud e fare il calcolo dei bisogni, oltre che rispettare in toto i dettami della nostra autonomia in Sicilia. Chi dice di avere diritto ad uno stipendio maggiore perché subisce un maggiore costo della vita dimentica inoltre di godere già di servizi migliori. Trasporti e Sanità ne sono un esempio».
Per Firrarello è necessario invece che il Governo faccia l’esatto opposto: «Di fatto – infatti ribadisce – un divario nelle paghe tra nord e sud, esiste già. Alta disoccupazione e tipologie di impiego nel mezzogiorno già fanno evidenziare una differenza totale di salario. Invece di lavorare per colmarla si pensa ad aumentare questa differenza. Scriverò al Ministro – conclude Firrarello – per invogliare i miei colleghi sindaci a fare altrettanto. Bello sarebbe che lo facesse anche il presidente della nostra Regione siciliana». Fonte “La Sicilia” del 01-02-2023