Sono giovani, brillanti e pieni di idee. Sono per lo più tutti laureati con merito. Qualcuno ha esperienza lavorativa all’estero e per questa idea hanno già ottenuto riconoscimenti, vincendo diverse “start up competition”. La maggior parte sono catanesi ed insieme ad altri amici del nord Italia, stanno provando a fare quello che fino ad oggi è sembrato impossibile: sfruttare le proprietà antiossidanti del mallo del pistacchio, ovvero la buccia, per realizzare un crema antinvecchiamento. Sono Arianna Campione, cosmetologa di Bronte, un po’la leader dell’ini – ziativa. Poi ci sono Anna Cacopardo di Giarre (anche lei fondatrice), Simona Bonaccorso di Sant’Alfio, Emanuela Giuffrida di Catania, Stefano Alberto Paganini di Vermiglio in provincia di Trento, Matteo Vertemati di Bernareggio in provincia di Monza e Brianza. Un “ponte” fra nord e sud capace di creare una “start up” chiamata Kymia. «L’idea è ambiziosa – ci dice Arianna Campione – Kymia è un progetto innovativo che nasce a Bronte. Il nostro obbiettivo è creare un cosmetico antinvecchiamento attraverso il mallo del pistacchio verde di Bronte dop che oggi è semplicemente un rifiuto. Noi invece intendiamo recuperarlo e metterlo a disposizione dell’industria de settore per creare un cosmetico antiossidante e quindi antinvecchiamento molto potente».
Per farlo le ragazze hanno recuperato uno studio effettuati dall’Università di Messina che ha certificato il potere antiossidante del mallo: «Un potere elevatissimo – aggiunge la dott.ssa Campione – ormai certificato da aziende del settore. Noi immaginiamo la realizzazione di una crema viso che rallenti l’invecchiamento. Il progetto ha già ottenuto diversi consensi. Mai nessuno aveva ipotizzato l’utilizzo del mallo per un cosmetico». E le ragazze siciliane hanno presentato il progetto al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, alla presenza della dottor.ssa Teresa Sapia, responsabile dell’area Affari generali: «Le idee giovani, caparbie ed intraprendenti come questa mi hanno sempre affascinato – ha affermato il sindaco – dal Comune tutto il sostegno possibile». Fonte “La Sicilia” del 30-01-2021