Furto con spaccata, questa mattina poco dopo le 4, in un tabacchi posto in via Messina a Bronte. Da quanto appreso, la banda, composta forse da 4 persone con il volto coperto, ha utilizzato una Fiat Stilo, poi risultata rubata, per sfondare la vetrina e cercare di razziare quanta più merce possibile. Ma mentre in pochi minuti cercavano di portare a segno il colpo, l’arrivo dei carabinieri ha mandato i loro piani all’aria, e hanno subito cercato di scappare. A quel punto è scoppiato l’inferno, i ladri, vistosi scoperti, hanno dovuto scappare, oltre alla Stilo, anche con una Fiat 500, cercando rifugio tra i vicoli del centro. A quel punto, il comandante della Stazione di Bronte, Maresciallo Pietropaolo Antonino, ha esploso dei colpi di pistola, forse 5, per intimare l’alt ai banditi in fuga, e poi, ha avuto uno scontro con uno di essi, bloccato ed arrestato. Durante la colluttazione, il maresciallo ha riportato una ferita lacero contusa al cranio, e, fino al tardo pomeriggio, era ancora in ospedale sotto osservazione, dopo che era stato sottoposto a vari controlli ed ad una Tac. Indagini sono ancora in corso, per identificare il resto della banda. La Stilo, è stata poi trovata vicino il ponte Saraceno ad Adrano, dove era stata svuotata dal bottino. Lo stesso Tabacchi, a maggio dello scorso anno, era stato vittima di un’altra spaccata, ed anche allora l’arrivo dei carabinieri ha impedito che portassero via la merce rubata. Particolarmente sentito il commento del sindaco Calanna: “Complimenti all’arma dei carabinieri per il risultato ottenuto, e grazie per essere intervenuti prontamente. I miei migliori auguri al maresciallo Pietropaolo, per una pronta guarigione.
Un grazie ai carabinieri. Per il resto , occorre intervenire prontamente con provvedimenti legislativi che consentano ai cittadini onesti di difendersi anche personalmente, se il caso lo richiede. Politici i vostri occhi vedono? Le vostre orecchie sentono? Il vostro intelletto comprende? Allora dimostrate di esistere, perché in questo modo è impossibile continuare.